Università, immatricolazioni in calo: si iscrive meno di un 19enne su tre

università di genova

Roma. Calano gli iscritti nelle università italiane. In 8 anni, dal 2004 al 2011, anche a causa della crisi, le immatricolazioni sono diminuite del 15% ed è aumentato il numero degli studenti ‘poco motivati’ (dal 10 al 14%). A oggi solo il 29% dei diciannovenni decide di iscriversi e tra i laureati nel 2011 la metà ha studiato vicino casa. Ma rispetto all’università pre-riforma sono aumentati gli studenti che conseguono la laurea in corso (39% contro 10% del 2001).

A scattare la fotografia dei laureati italiani nel 2011 è Almalaurea che oggi a Roma ha presentato il “XIV Profilo dei laureati italiani” sulla base di 215.525 studenti usciti da 61 atenei lo scorso anno.

Chi arriva alla laurea di primo livello proviene da classi sociali meno favorite (il 24% ha un genitore laureato e il 26% è di estrazione operaia), ha studiato sotto casa e ha raggiunto il traguardo a 24 anni. L’8,4%, mentre studiava anche lavorava, e il 69% (71% nel caso della specialistica) ha frequentato regolarmente più del 75% degli insegnamenti. Il 60% (54,4% specialistici) ha fatto stage o tirocini prima della laurea, il 10,2% contro l’8,4% del 2004 ha avuto esperienze di studio all’estero.

La maggior parte (77%) intende proseguire la formazione, di questi il 61% vuole iscriversi alla specialistica.

I laureati specialistici, biennali e a ciclo unico, sono invece più avvantaggiati socialmente e culturalmente (nel primo caso il 28,8% ha un genitore laureato, nel secondo il 44%), “più disponibili alla mobilità e hanno più esperienze di studi all’estero nel curriculum (le vive il 17,5 %)”.

Escludendo ritardi di immatricolazione, gli specialistici si laureano a 25,2 anni con 108 su 110, gli specialistici a ciclo unico a 26,1 anni con 104. Nelle triennali e nelle specialistiche i risultati migliori li ottengono i laureati in campo letterario con votazioni medie di 105,5 e 110,7.

Rispetto al 2001 i laureati in corso sono aumentati dal 10 al 39%. Nella laurea di primo livello il 63% ha ottenuto il titolo entro il primo anno fuori corso (38% in corso), nel caso della specialistica l’81% (47% in corso). Le migliori performance in entrambi i casi si registrano tra i laureati delle professioni sanitarie: il 65% si laurea in corso nella triennale, il 78% nella specialistica.

Arrivano alla laurea più giovani le donne (26,4 anni contro i 27,1 degli uomini, considerando anche le immatricolazioni dopo i 19 anni) e sono più regolari nello studio: nel 2011 si è laureato in corso il 40,6% delle donne contro il 36,4% degli uomini. Ma nel mercato del lavoro, osserva Almalaurea, la presenza delle donne stenta a essere riconosciuta adeguatamente.(ANSA).

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