Tigullio. Ancora una maxi evasione nel Tigullio, dove le fiamme gialle stanno dando vita a una serie di controlli a tappeto. La brigata della guardia di dinanza di Riva Trigoso, infatti, ha concluso nei giorni scorsi una complessa verifica tributaria nei confronti di un imprenditore individuale, risultato un “evasore totale”, attivo nella commercializzazione di autoveicoli usati, il quale non aveva presentato le dichiarazioni, ai fini dell’imposta sui redditi e dell’Iva, per gli anni dal 2006 al 2009, presentandole, invece, per gli anni 2008 e 2010, con un saldo, però, pari a zero.
L’imprenditore, nell’intento di occultare gli introiti percepiti, non aveva istituito i registri contabili, aveva spostato più volte la sede dell’azienda in diversi Comuni del Tigullio e della provincia di La Spezia, cercando in questo modo di rendere più difficile la sua individuazione e, in caso di controlli fiscali, la ricostruzione del proprio volume d’affari e dei redditi.
I finanzieri, comunque, nel corso dell’ispezione avviata nei confronti dell’azienda, sono riusciti, anche in assenza della contabilità, a reperire le fatture che erano state emesse e ciò, sia utilizzando l’elenco dei clienti e dei fornitori disponibili nell’archivio elettronico dell’Anagrafe Tributaria per gli anni 2006 e 2007, sia tramite “controlli incrociati” nei confronti degli acquirenti dei veicoli commercializzati, ricostruendo, in questo modo, la base imponibile sottratta alla tassazione e le imposte dovute all’Erario.
È stato accertato, tra l’altro, che una parte delle autovetture che l’azienda aveva venduto provenivano dall’estero, da altri paesi dell’Unione Europea e in proposito si è rivelato di estrema utilità la consultazione degli archivi dell’ACI, tramite i quali è stato possibile ricostruire precisamente l’intera gamma dei veicoli importati dall’estero ed immatricolati in Italia.
I controlli sono stati sviluppati anche attraverso indagini bancarie, eseguite anche sui conti correnti del coniuge dell’imprenditore, che quest’ultimo utilizzava nell’ambito della propria attività economica. In definitiva, nelle varie annualità controllate, è stata determinata la sottrazione all’imposizione sui redditi di 1.197.155,00 euro ed un’Iva correlata, dovuta all’Erario, di 178.493 euro; il titolare dell’impresa è stato denunciato all’A.G. per omessa presentazione delle dichiarazioni.
È stato poi proposto all’Agenzia delle Entrate l’avvio del procedimento per l’applicazione di misure cautelari sui beni patrimoniali dell’evasore, per garantire il pagamento dei tributi dovuti e delle sanzioni.