Cronaca

Sulla Gronda è già polemica, Burlando: “Un bel tacer non fu mai scritto”

gronda

Genova.“Temo che i diciotto architetti non abbiano fatto un piacere a Marco Doria. Un bel tacer non fu mai scritto..”. Con un commento sibillino, il presidente della Regione Claudio Burlando ha affidato a un tweet mattutino il suo pensiero sull’affaire gronda, scoppiato ancora prima del previsto tra le mani del neo sindaco Marco Doria.

La gronda, già tema di campagna elettorale nonché uno dei temi urgenti nell’agenda del nuovo sindaco, è tornata al centro del dibattito: merito, o demerito secondo l’ultima interpretazione del governatore, di un documento a 18 mani firmato da un gruppo di architetti e recapitato sotto forma di osservazioni al nuovo Puc. Mossa, quest’ultima, che ha fatto andare su tutte le furie Marta Vincenzi che, proprio sulla “bontà” del suo Puc, ha speso tutto il mandato. E se Vincenzi se la prende con i professionisti per “sospetto e colpevole ritardo”, il proverbio citato oggi da Burlando non si discosta poi molto.

Dopo la scelta della scorsa amministrazione sulla Gronda media e ora con la nuova proposta degli architetti sulla “gronda breve o bretellina”, per Marco Doria non sarà, come del resto previsto, una passeggiata. Oltre alla decisione sulla questione strettamente infrastrutturale, per cui il sindaco ha sempre detto di voler aspettare la risposta sulle 30 osservazioni critiche formulate dal Ministero e per cui come scritto nel suo programma “la gronda si farà solo se servirà davvero e se la valutazione di impatto ambientale dirà che è opportuna”, sembra però far capolino anche la diatriba politica, con le diverse posizioni che animano, già dai primi passi, la maggioranza di Tursi.

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