Santa Margherita, “salti mortali” per il bilancio: scattano tagli, addizionale Irpef e Imu

Santa Margherita. Quattro milioni e 480 mila euro. Con un segno meno davanti. A tanto ammontano le minori risorse con le quali il Comune di Santa Margherita ha dovuto fare i conti nel varo del nuovo bilancio preventivo.

“Abbiamo dovuto fare i salti mortali per riuscire a conciliare le esigenze di bilancio con i livelli quantitativi e qualitativi di servizi, al territorio e alla persona, a cui Santa Margherita non può rinunciare – ha detto il sindaco Roberto De Marchi – Per farlo abbiamo ridotto la spesa corrente, come quella sul personale, e gli investimenti in promozione turistica e nelle attività culturali, che abbiamo ottimizzato puntando su partnership con associazioni e su artisti emergenti. Ma abbiamo dovuto fare anche ricorso, inevitabilmente, alla leva fiscale”.

Santa Margherita deve fare i conti con i ridotti i trasferimenti statali, da 2 milioni 137 mila a 137 mila euro, e al contempo con una contribuzione a Roma di 2 milioni 480 mila euro dall’Imu. “Sono numeri che si basano su previsioni d’incasso del tutto irreali – ha sottolineato l’assessore al bilancio Giovanni Battista Raggi, illustrando la manovra – secondo il ministero, ad esempio, dovremmo introitare dall’imposta sulla prima casa quasi 2 milioni e mezzo di euro, quando gli incassi dalla vecchia Ici sull’abitazione principale erano assestati su 680 mila euro. Nemmeno la rivalutazione delle rendite, del 60%, basta a giustificare una richiesta simile, alla quale però dobbiamo far fronte”.

Non bastasse, sul Comune di Santa Margherita pesa anche un saldo obiettivo di patto di stabilità: 2 milioni e 12 mila euro. Nulla di paragonabile a soli due anni fa, quando il saldo era addirittura negativo.

Inevitabili, pertanto, tagli complessivi alla spesa per 2 milioni di euro e l’introduzione dell’addizionale Irpef, che scatterà a partire da 15 mila euro di imponibile e che prevedrà tre aliquote progressive: 0,4%, 0,5% e 0,8%. Per quanto concerne l’IMU, l’aliquota sulla prima casa e sulle sue pertinenze rimane ferma al 4 per mille (con detrazioni di legge) al pari di altre tipologie di unità immobiliari consultabili nella scheda allegata.

Per le abitazioni concesse in locazione con contratto di registro agevolato (4+4 o 3+2) a soggetti residenti vigerà l’aliquota statale del 7,6 per mille, mentre per tutte le altre fattispecie impositive il consiglio comunale si pronuncerà sull’introduzione di un’aliquota del 9,6 per mille. Tra queste, pertanto, le seconde case e le case sfitte.

Il bilancio del 2012 si attesta complessivamente su 27 milioni e 300 mila euro.

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