La Samp annienta la Reggina e blinda la zona play-off. La tripletta di Pozzi (3-1 il finale) è il giusto tributo a una Sud vestita a festa. Il sogno Serie A continua.
Da Costa 6: sull’inutile rete amaranto non può fare nulla, guarda uscire a lato le successive conclusioni ospiti. Attento sull’ultimo missile di Melara: un ottimo secondo. Pronto.
Rispoli 7: doti da centometrista, corre come una scheggia dall’inizio alla fine del match. Qualche cross da rivedere ma la sua è una partita da incorniciare, forse la migliore da quanto è arrivato a Genova. Furia.
Volta 6: non è una domenica troppo impegnativa ma ha il merito di bloccare sul nascere le incursioni di Ceravolo. Stilisticamente non incanta ma grinta e fisico di certo non gli mancano; l’assenza di Gastaldello non si è fatta sentire. Sul 3-0 si addormenta in occasione della rete di Melara ma non è l’unico responsabile. Efficace.
Rossini 7: è il muro della retroguardia blucerchiata. È un classe ’89 ma gioca come se avesse vent’anni di esperienza tra i professionisti sulle spalle. Come Volta pecca di distrazione quando la Reggina accorcia le distanze. Un errore che grazie ai 3 gol di Pozzi non incide sul risultato. Promessa.
Costa 6: partita ordinata, fa quello che deve, nulla di più. Gioca da terzino ma nasce difensore e si vede. Sulla fascia galoppa poco, la riga del centrocampo la supera poche volte. Attento.
Munari 7: assist e dribbling, che acquisto! Aiuta gli attaccanti, torna a coprire in difesa quando gli avversari si fanno avanti. Giocatore prezioso e tatticamente intelligente, la sua esperienza servirà come il pane in queste ultime battute del torneo. Prezioso.
Obiang 6,5: solita gara ad alti livelli per l’erede di Palombo. Cerca anche la conclusione e ha il grande merito di sapersi trasformare in difensore o attaccante aggiunto a seconda delle occasioni. Leader.
Renan 6,5: sbaglia qualche passaggio ma ne gestisce talmente tanti che non si riesce a fargliene una colpa. Peccato per la sciocca ammonizione che gli costerà la trasferta di Castellamare. Colpevole.
Juan Antonio 6: agisce come di consueto tra centrocampo e attacco. Sfoggia qualche numero da circo e un tiro che impegna severamente Belardi. La sua partita finisce presto, a metterlo ko un’involontaria manata al volto di Renan. Sfortunato. Dal 39° Foggia 6,5: tocca un’infinità di palloni, è lui a dettare il ritmo della gara. Non incanta ma ha il merito di aiutare la squadra nel momento in cui gli amaranto tentano l’improbabile rimonta. Bella la sua conclusione nei minuti finali. Saggio.
Pozzi 9: due gol nel primo tempo, uno nella ripresa, è lui a disintegrare la resistenza amaranto. Ha il merito di farsi sempre trovare pronto nel momento del bisogno. Se la fortuna lo assiste in occasione della prima rete, dimostra furbizia (puntata sul primo palo) e doti tecniche da campione (sinistro al volo) in occasione del bis e del tris. È l’anima della Samp, grazie a lui la Serie A non è più un miraggio. Mattatore.
Dal 62° Pellè 6: quando entra la Samp è sazia e concentrata nel difendersi. Si fa vedere ma la sua gara non resterà negli annali. Spettatore.
Eder 7: si danna l’anima per 90’, corre come un matto facendo impazzire la retroguardia avversaria. Suo l’assist per il primo gol di Pozzi. Il brasiliano in questa categoria è un lusso, sta facendo di tutto per ritrovare quella che gli compete con la maglia della Samp. Funambolo.
Dal 89° Laczko sv: quando entra la gara è finita. Comparsa.