Genova. Il Cus Genova Banco San Giorgio ce l’ha messa tutta, è riuscito a vincere la gara di ritorno con i Rangers Vicenza, ma il punteggio finale di 26 a 24 non è bastato a ribaltare il verdetto della gara di andata, persa 30 a 9.
E così il ritorno in Serie A rimane un sogno, infranto sul più bello dopo una stagione giocata sempre da dominatori. Si ripartirà così dalla Serie B, con una certezza in più però, quella di avere ritrovato finalmente il campo di gioco di casa storico, lo stadio Carlini.
Il confronto, in ogni modo molto equilibrato, ma con i genovesi sicuramente migliori interpreti del rugby giocato alla mano, ha vissuto momenti molto significativi ed intensi. Superiorità del pack berico, molto meglio impostati i trequarti liguri, ma le quattro mete a tre per i genovesi non sono state sufficienti.
Pur consapevoli della situazione punti favorevole, i ragazzi di Cipriani e Rampazzo sono entrati in campo a Genova non per contenere ma per giocare sino in fondo, dando così vita ad una partita combattutissima ed entusiasmante.
Al 14° i Rangers vanno in meta con Gastaldo, poi trasformata da Bano. Al 30° è parità con la meta di Maccari trasformata da D’Agostini, quindi il Cus va ben presto al raddoppio chiudendo il primo tempo in vantaggio 12 – 7.
Nella ripresa i genovesi vanno decisi all’attacco con una terza meta dopo 4°. L’azione di Sandri viene trasformata da D’Agostini portando la partita al 19 – 7. Ma il Vicenza reagisce e all’8° realizza con Oliveira e trasforma con Doglioli che al 16° piazza una punizione che riduce le distanze. Il team genovese riallunga il vantaggio con una nuova meta al 24° ma ecco la terza meta biancorossa, a tempo ormai scaduto, con Cenghialta e Doglioli. Esplode così la festa dei veneti.
Salgono in Serie A anche Cus Padova, Colorno e Amatori Parma, vittoriose rispettivamente nel doppio confronto con Cesin Cus Torino, Gran Sasso e Palermo.
Nella foto: Justin Tota in azione.