Raccolta differenziata, regna la disinformazione: ancora troppi errori

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Da nord a sud, ancora errori nella raccolta differenziata. Nonostante gli enormi progressi degli italiani, si sbaglia ancora un po’ nel conferire i rifiuti ma “gli errori più frequenti sono anche quelli più banali che si possono ricondurre ad una cattiva informazione” spiega il direttore generale del Conai, Walter Facciotto, che sarà presente al salone “Dal dire al fare” dedicato alla responsabilità sociale d’impresa, in programma all’università Bocconi di Milano, per illustrare l’evoluzione in chiave ecosostenibile degli imballaggi.

Nel 2011, sottolinea Facciotto, “la produzione degli imballaggi immessi al consumo è stata di 11 milioni e mezzo di tonnellate. Un risultato che ha registrato un incremento dello 0,5% rispetto al 2010”. Quanto ai livelli di recupero “raggiungono il 74,8%. Questo vuol dire che tre imballaggi su quattro vengono recuperati mentre il riciclo si attesta al 65%”.

Per il 2012, sottolinea il direttore generale del Conai, “i numeri del riciclo sono in crescita e dipendono molto dai risultati che si raggiungeranno nella raccolta differenziata degli imballaggi”. Le disattenzioni più frequenti nella separazione domestica dei rifiuti sono, ad esempio, il conferire nel vetro lampadine o prodotti in vetroceramica. Un altro ever green degli errori della raccolta differenziata “è la carta sporca di cibo nel contenitore della carta e per la plastica, prodotti come i giocattoli”.

Le criticità maggiori, dunque, “si registrano nella qualità della raccolta”. Per Facciotto è importante comprendere che “la raccolta differenziata di qualità è fondamentale perché è un mezzo per arrivare al fine ultimo che è il riciclo”.

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