Poltrona, panchina e campo: per il Genoa prima i ballottaggi poi la rivoluzione

capozucca

Genova. Le estati genoane in era Preziosi sono sempre durate fino all’ultimo secondo utile e avevano spesso la ricca propaggine invernale. Quello cui forse si era meno abituati è che l’estate iniziasse sin da subito, dal secondo dopo in cui è finito il campionato. Anzi dal secondo dopo il gol del Chievo che assieme alla vittoria del Genoa contro il Palermo ha significato ancora Serie per cinque stagioni consecutive.

Nel corso del campionato, quando è cominciata la crisi rossoblù da più parti si agognava ad avere un “Genoa normale”, meno esposto ai venti del mercato, più stabile, con obiettivi nel caso più modesti ma raggiunti con più fermezza. Sarà questa, invece, l’ennesima estate della rivoluzione. Adesso non è in discussione solo il calciomercato, gli acquisti da sogno e le cessioni eccellenti, ma nuovamente colui da far sedere sulla panchina ma anche coloro da far sedere in poltrona.

Al solito gli spifferi che escono dagli ambienti vicini al Presidente dicono: “Si farà tutto in fretta”. Anzi si dice che a metà settimana prossima sarà tutto deciso: dopo l’assemblea degli azionisti di lunedì pomeriggi procederà tutto in maniera spedita.

Innanzitutto c’è da confermare Stegano Capozzucca, braccio destro da ani del presidente Preziosi, legato a tutte i successi e le sue disavventure rossoblù. Alla porta bussa Lo Monaco. Questa è la prima scelta da effettuare ed una scelta decisiva. Difficilmente se arriverà l’uomo dei successi di Catania, Preziosi avrà nuovamente carta bianca per il calciomercato, dovrà disputarsi e concedere sovranità. Potrebbe essere proprio questo il segno di un suo passo indietro.

Scelto il direttore sportivo c’è da decidere il mister: non pochi i nomi che stanno circolando, con il sogno Zeman che però appare essere la chimera di mezza serie A. Anche qui però è ballottaggio pieno, due i nomi, entrambi con la D: De Canio e Del Neri. Si sa tutto, di entrambi. La salvezza per il primo, il naufragio in bianconero per il secondo dopo aver ottenuto tanti successi soprattutto tra Bergamo e Genova. L’intenzione, questa volta, è scegliere gli uomini di campo assieme all’allenatore (per quanto nel teatrino della presentazione sestrese del luglio scorso l’aziendalista Alberto Malesani giurava: “Sentivo il presidente ogni giorno per decidere le strategie”).

Solo a quel punto si potrà partire con il calciomercato: il gioiello in fuga cercato da mezza Italia è Rodrigo Palacio, con destino legato anche dalle scorribande del connazionale Lavezzi. Le sirene da Milano su Granqvist. Per il resto, poche altre velleità d’acquisto rispetto alla rosa che ha composta il Genoa quest’anno. Gli acquisti sono segnati innanzitutto dal valzer delle punte e delle mezze proprietà (Mattia Destro e Ciro Immobile innanzitutto). Insomma, l’estate genoana è già cominciata. Chissà quando finirà.

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