Politica

Piscina di Nervi chiusa, interrogazione in Municipio: “Va salvata, fa parte della storia di Genova”

Nervi. Sulla piscina di Nervi, chiusa il 15 maggio scorso, va cercata al più presto una soluzione. Lo chiede il neo consigliere del Municipio Levante, Federico Bogliolo, Udc, che stamani ha presentato un’interrogazione a risposta immediata perché “questo nuovo ciclo amministrativo” affronti la questione “assumendosi le debite responsabilità”.

“Le criticità legate all’impianto sportivo della piscina Mario Massa di Nervi, sono purtroppo note da parecchi mesi, e la chiusura avvenuta il 15 maggio segna una profonda ferita nonché una delusione per chi in questo periodo ha cercato di evitare questo episodio davvero non felice. Ma sono altrettanto convinto che vada immediatamente cercata una soluzione che consenta e garantisca un nuovo programma di interventi mirati”, ha spiegato Bogliolo.

“La piscina Mario Massa – commenta ancora il consigliere Udc – appartiene alla storia di Nervi, di Genova, l’attività svolta all’interno di questo impianto, a partire dagli anni 60, ha coinvolto un considerevole numero di persone che hanno potuto coniugare la passione per lo sport con l’amore per il proprio territorio.
Sono cosciente che attualmente non sia facile intervenire, ma è altrettanto vero che non possiamo e non dobbiamo arrenderci. Servono azioni incisive verso gli organi competenti”.

I requisiti: “una programmazione che sia in grado d’inaugurare una nuova stagione” e “garantire una manutenzione straordinaria, senza questa è inutile proseguire”.

Va sottolineato che da una parte i minori contributi, e dall’altra l’usura dei tempi resa più dura per le calamità naturali che si sono abbattute, come le quattro mareggiate, hanno deteriorato il complesso sportivo, che merita obbligatoriamente di interventi innovativi ma altrettanto onerosi.
“La piscina attualmente presenta diverse fenditure con conseguenti esose perdite d’acqua – conclude – un dato concreto: nel 2006 si spendeva per l’acqua intorno ai 10.251 euro, nel 2007 siamo passati a 23.154 euro e nel 2010 addirittura a 74.481 euro, questo anche perché, ad oggi, la piscina è priva di uno scolmatore per il riciclo e la depurazione delle acque”.

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