Genova. Il conto alla rovescia è agli sgoccioli: tra due mesi, venerdì 27 luglio, i Giochi Olimpici estivi di Londra 2012 vivranno la cerimonia di apertura. All’inizio vero e proprio delle competizioni, però, mancano solamente 60 giorni. Mercoledì 25, infatti, scatteranno le prime gare, con il debutto del calcio femminile.
Giorno dopo giorno, si va componendo il mosaico degli atleti che potranno essere protagonisti della rassegna a cinque cerchi. Un’opportunità per pochi eletti. Nella capitale britannica si affronteranno migliaia di sportivi. Grandi numeri che però, a livello planetario, rappresentano una ristretta cerchia di ragazzi e ragazze che vivranno un’esperienza ambita da tutti.
In questi giorni si stanno susseguendo, nelle varie discipline, le ultime gare di qualificazione chiamate a delineare l’elenco degli ammessi agli sport individuali. Nelle competizioni di squadra, quasi tutti gli organici sono completati. Tocca ora ai selezionatori tecnici ufficializzare i nomi di chi avrà l’onore di difendere i colori della propria nazione.
La rappresentativa azzurra, la nazionale italiana, è fatta per oltre due terzi. Gli italiani a Londra non saranno tanti come ad Atene nel 2004 (dove furono ben 373, il massimo di sempre) né come a Pechino nel 2008 (347) o a Sidney 2000 (361).
I motivi sono legati ad un declino economico e sociale del Paese, al quale fa da contraltare la crescita degli stati emergenti. Inoltre, il regolamento permette alla Gran Bretagna, paese ospitante, di avere diritto d’ufficio a posti che, altrimenti, dovendo affrontare le qualificazioni, non avrebbe certamente ottenuto, rosicchiando così qualche tassello alle altre nazionali europee.
Le medaglie azzurre, facile previsione, saranno probabilmente meno delle 32 di Sidney, delle 30 di Atene e delle 27 di Pechino, rendendo sempre più distanti le 35 conquistate ad Atlanta nel 1996.
All’Olimpiade numero 30 l’Italia sarà comunque in prima fila, con un plotone di atleti pronti a dire la loro nelle rispettive discipline. Dietro alla portabandiera Valentina Vezzali sfileranno in 300 o poco più. Pesano le assenze di alcuni sport di squadra che “fanno numeri”, quali calcio, pallamano, hockey, basket.
I nomi ufficializzati della rappresentativa azzurra, come detto, sono già tanti. Per la precisione, 231. Di questi, dodici arrivano della provincia di Genova.
Sport di grande tradizione in Liguria, la pallanuoto rimpingua questa pattuglia con ben sei atleti. Alessandro Campagna, commissario tecnico della nazionale maschile, ha scelto Maurizio Felugo (nato nel 1981, attaccante della Pro Recco), Niccolò Figari (difensore, classe 1988, tesserato per la Pro Recco), Arnaldo Deserti (centroboa del Bogliasco nato nel 1979), mentre l’allenatore del “setterosa” Fabio Conti ha chiamato Roberta Bianconi (nata nel 1989, difensore della Pro Recco), Elisa Casanova (centroboa nata nel 1973, gioca nell’Imperia) e Teresa Frassinetti (classe 1985, centroboa della Pro Recco). Queste ultime due sono giunte seste a Pechino, mentre Felugo si è classificato ottavo ad Atene e nono in Cina. Per gli altri tre sarà la prima volta ai Giochi.
In campo con la nazionale femminile di pallavolo ci saranno Valentina Arrighetti e Simona Gioli. Valentina, nata nel 1985, cresciuta nella Libertas Genova, per cinque stagioni ha giocato nel Bergamo nel ruolo di centrale e il prossimo anno sarà nel Busto Arsizio. Per lei è la prima esperienza olimpica. Simona, nata nel 1977 a Rapallo, centrale che gioca nel Galatasaray. Pilastro della nazionale, ha già giocato a Pechino, portando l’Italia al quinto posto.
Seconda volta alle Olimpiadi per Giulia Lapi. Nata nel 1985, protagonista nel nuoto sincronizzato, nel Duo, insieme alla compagna Mariangela Perrupato, ha staccato il pass per Londra ad aprile e in questi giorni si sta mettendo in luce ai campionati europei. A Pechino era arrivata settima.
Tra i tanti atleti azzurri del canottaggio ci sarà Paolo Perino. Classe 1988, formatosi sportivamente nel Murcarolo e ora in forza alle Fiamme Gialle, allenato da Stefano Melegari, sarà in gara nel senior 4 di coppia.
La regina degli sport, l’atletica leggera, vedrà in pedana Silvia Salis. L’atleta del Cus Genova, ora tesserata per le Fiamme Azzurre, seguita da Valter Superina, si cimenterà nel lancio del martello. Nata nel 1985, era già stata in gara a Pechino 2008, dov’era giunta al 42° posto. Adesso ha i mezzi per fare molto meglio.
Su un’altra pedana, quella della scherma, salirà Bianca Del Carretto. Spadista, residente a Rapallo, classe 1985, nella prova di squadra avrà ottime possibilità di andare a medaglia.
A Londra ci sarà anche un ragazzo che rientra nell’elenco dei “savonesi”, ma a Genova è cresciuto sportivamente. Si tratta di Emanuele Abate, classe 1985, tesserato per le Fiamme Oro e avviato all’atletica dal Cus Genova, residente ad Alassio. Emanuele, che viene seguito da Pietro Astengo, sarà in pista per correre i 110 metri ostacoli.
In sessanta giorni può accadere ancora qualcosa di inatteso, ma per tutti gli altri sportivi genovesi le Olimpiadi, pare ormai certo, saranno uno spettacolo da seguire in televisione o sulle tribune degli impianti londinesi. Per chi può ambire anagraficamente ad essere all’apice del 2016, la strada per Rio de Janeiro comincerà un istante dopo la cerimonia di chiusura dei Giochi di Londra. Un nuovo quadriennio per giocarsi le proprie carte alla ricerca della gloria sportiva.