Liguria. “Abbiamo letto le dichiarazioni dell’Assessore Barbagallo apparse sugli organi di stampa circa l’obbligo imposto da tagli di bilancio a dover rinunciare per la prossima estate alla collaborazione ventennale dei Vigili del Fuoco relativamente la lotta agli incendi boschivi in Liguria e, prendendo atto delle motivazioni e giustificazioni in merito, lasciamo ad altri giudicare eventualmente se si poteva “tagliare” diversamente”, a parlare è il Conapo, sindacato indipendente dei vigili del fuoco.
“La cosa invece su cui vorremmo intervenire al fine di fare la dovuta chiarezza e che ci lascia sconcertati ancor prima come Vigili del Fuoco, quindi professionisti del soccorso a 360°, che Organizzazione Sindacale, è la sicurezza che ha paventato l’Assessore Barbagallo circa il mantenimento comunque di un servizio ridimensionato, ma analogamente efficiente ed efficace. Questa sicurezza, sempre da quanto dichiarato da Barbagallo si fonda su un sistema che comprende 200 Associazioni e 2000 operatori (presumiamo volontari) coordinati dal Cfs che rappresenta un punto di forza nel sistema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e che reggerà anche per il futuro”.
“Ebbene il nostro scopo non è certo quello di sminuire o delegittimare ne l’operato del Cfs (in evidente cronica carenza di organico) ne di tutte le Associazioni Volontarie di Antincendio Boschivo, che ai fini della lotta agli incendi boschivi operano da sempre con dedizione e volontà ma, ce ne darà atto l’Assessore Barbagallo, se come “addetti ai lavori” ci siamo permessi di lanciare un grido di allarme e nel contempo di aiuto, è perché al di la dei comunicati e rassicurazioni di facciata, conosciamo molto bene come si opera sul territorio e quali siano le reali difficoltà oggettive in termini risorse umane, automezzi, ma soprattutto tempi di intervento”.
“Noi vigili del fuoco conosciamo bene chi negli ultimi venti anni riesce ad intervenire in tempo utile su un principio di incendio di sterpaglie o di bosco prima che questo, vuoi per il vento, vuoi per altre condizioni, diventi un incendio generalizzato, talmente vasto da dover evacuare abitazioni ed alberghi, attività produttive, ecc. ecc. ed essere a quel punto fronteggiabile solo con i mezzi aerei. I Vigili del Fuoco è vero che sono un Corpo dello Stato e che lo Stato quindi deve remunerarli (come ricordato da Barbagallo e come avviene nell’ordinario) ma è analogamente vero che alle Regioni è demandata la salvaguardia del patrimonio boschivo e la storia insegna che nelle ultime estati l’operato dei VV.F. è stato fondamentale non solo a salvaguardare lo stesso, ma ad evitare che a causa di incendi di bosco avvenuti in condizioni, zone ed ore critiche non si perdessero vite umane. Insomma, senza voler fare della sterile polemica, gradiremmo che l’Assessore Barbagallo esternasse meglio nel dettaglio queste sue rassicurazioni, ovvero spiegasse, prima alla cittadinanza che rappresenta e poi anche a noi Vigili del Fuoco, quali sono queste 200 Associazioni di Volontariato, dove saranno dislocati questi 2000 operatori, ma soprattutto come e quando si potranno allertare e con quali tempistiche raggiungeranno l’incendio di bosco in atto, sia esso nel Genovese, Savonese, Imperiese o Spezzino”.
“Ci chiediamo ciò per ovvie ragioni di buon senso, poiché l’esperienza ci insegna che sovente l’encomiabile opera dei volontari, non concilia con l’operatività degli stessi 24 ore su 24 in regime di pronto intervento. Ci piacerebbe anche conoscere quali siano i vari numeri di telefono da comporre dal cittadino poiché in caso di avvistamento di incendio di bosco possa prontamente allertare le persone preposte in merito. Noi come Vigili del Fuoco possiamo solo ribadire che siamo operativi H 24, 365 giorni all’anno e nel giro di massimo un paio di minuti siamo in grado di uscire da qualsiasi sede dislocata sul territorio con operatori professionisti ed automezzi adeguati. Possiamo affermare anche con altrettanta sicurezza e conoscenza che quando brucia un bosco la cittadinanza è abituata a comporre il numero telefonico 115, sia perché ha sempre e comunque una risposta, competente e nel contempo rassicurante, sia perché viceversa non saprebbe chi chiamare”.
“La convenzione con la Regione Liguria impegnava i vigili del fuoco a gestire tramite il 115 tali richieste di intervento, pur non essendo a causa di assurde leggi dello stato, compito dei vigili del fuoco, e obbligava i vigili del fuoco all’immediato intervento 24 ore su 24, indipendentemente dalla presenza della squadra aggiuntiva in straordinario retribuita dalla regione Liguria. La convenzione consentiva ad esempio di instaurare presidi temporanei sul territorio in zone particolarmente “calde” che se da un lato permettevano di intervenire su eventuali principi di incendio, accorciando ancor di più i tempi, dall’altro potevano essere un deterrente per malintenzionati che hanno come hobby quello di appiccare fuochi qua e la. La prossima estate, nonostante le rassicurazioni di Barbagallo questo non sarà più possibile. Ecco, ci piacerebbe che l’Assessore Barbagallo trovasse un ritaglio di tempo per chiarire a noi vigili del fuoco, ed ancor prima ai cittadini della Liguria, gli aspetti di cui sopra, a partire dal chiarimento su quale sia il numero di telefono da comporre (24 ore su 24) da parte dei cittadini Liguri che avvistano un incendio boschivo, e quale sarà la strategia messa in atto per ovviare a ciò”.
“Sarebbe altresì interessante che i cittadini fossero messi a conoscenza di quanti, e dove sono, gli automezzi acquistati a spese della regione nei vari anni e preposti all’antincendio, cosicché vi sia chiarezza sulla effettiva organizzazione del sistema antincendio boschivo, cosa non nota nemmeno a noi vigili del fuoco. Ovviamente auspichiamo che l’Assessore Barbagallo non basi la sua ostentata sicurezza sulle previsione di… un’estate piovosa!”.