Immobili ex Asl, la Giunta regionale approva il piano di valorizzazione per colmare il buco della sanità

Fusco

Regione. Sono stati approvati oggi dalla Giunta regionale ligure su proposta del vicepresidente e assessore all’urbanistica Marylin Fusco di concerto con l’assessore al bilancio e al patrimonio Sergio Rossetti gli ultimi due stralci del programma di valorizzazione degli immobili ex ASL e del patrimonio della Regione Liguria con i relativi cambi di destinazione d’uso senza dimenticarne la finalità destinata a coprire il disavanzo sanitario 2011.

Sarà Arte, l’agenzia regionale territoriale per l’edilizia che a dicembre aveva acquistato tali immobili, a farsi carico della loro massima valorizzazione.

Si tratta di un vasto programma di dismissione del patrimonio immobiliare non più necessario allo svolgimento delle funzioni a cui erano destinati, ma che potrà essere ricollocato sul mercato attraverso operazioni di ristrutturazione edilizia e non di nuova edificazione in osservanza del principio di riqualificare e recuperare il patrimonio edilizio esistente, riutilizzandolo per funzioni compatibili con la loro ubicazione come previsto dai rispettivi piani urbanistici comunali di riferimento.

“A dicembre – spiega il vicepresidente Marylin Fusco – abbiamo approvato una legge che introduceva una nuova procedura più snella e semplificata per arrivare in tempi brevi ai cambi di destinazione d’uso che sono oggetto delle valorizzazioni di beni immobili dismessi dalla Regione e dalle varie aziende sanitarie per cercare di far cassa e coprire il buco nella sanità che si è generato nel 2011 per la mancata erogazione della quota di accesso da parte del ministro Fazio alla Regione Liguria”.

“Un primo stralcio – dice Fusco – era stato approvato a marzo ed era relativo a beni nei Comuni di Alassio, Costareinera ed Arenzano. In particolare gli immobili coinvolti erano l’ex ospedale Maria Teresa ad Arenzano, l’ex rsa di via Adelasia nel Comune di Alassio e l’ex ospedale Barellai nel Comune di Costarainera. Il secondo e terzo stralcio riguardano il complesso di Villa Zanelli nel Comune di Savona, un terreno in via Nizza sempre a Savona, una rsa a Varazze e l’ex centro diurno Alzheimer sempre a Varazze. Poi ci sono nella provincia di Genova l’ex ospedale Arpe di Santa Margherita ligure, l’ex ospedale di via Polleri a Recco, oltre a due immobili nella provincia della Spezia”.

“Si tratta – chiarisce l’assessore regionale all’urbanistica – di immobili le cui destinazioni d’uso attuali verranno modificate. Quelle che abbiamo ipotizzato tengono conto dei puc dei territori di riferimento e approvati questi due stralci partiranno le proposte ai Comuni affinché possano deliberare questi cambi entro 45 giorni”.

Le proposte sono state frutto di un lavoro preventivo svolto dalla Regione con i Comuni interessati: “L’obiettivo è cercare di arrivare al più presto ad un accordo, considerato il fatto che la legge prevede la possibilità del potere sostitutivo della Regione qualora i Comuni rimangano inerti”.

“Mi auguro che non si aprano delle procedure di conferenze dei servizi – aggiunge Fusco – e il dialogo con i Comuni in questi mesi dovrebbe servire proprio a questo.

Per quanto riguarda il primo stralcio la Regione ha già avuto due feedback positivi: “Nei 45 giorni hanno già deliberato il comune di Costarainera e il Comune di Alassio. Il Comune di Arenzano non poteva perché era sotto elezioni. Ora ci auguriamo che gli altri Comuni entro 45 giorni cambino le destinazioni d’uso in maniera da poter procedere alla valorizzazione entro la fine dell’estate”.

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