Genova. Durante tutta la mattinata di sabato 2 giugno, nella zona antistante Palazzo S. Giorgio, l’Ugl di Genova inizia la raccolta di firme per sottoscrivere le Petizioni Popolari per l’abolizione dell’IMU sulla prima casa,per l’alleggerimento della pressione fiscale e contro le delocalizzazioni delle aziende italiane.
“L’equità – dichiara Ettore Rivabella, segretario dell’Unione Territoriale dell’ Ugl – è ora più che mai una questione ineludibile in un momento in cui sono milioni le persone che di fronte alla crisi e all’aumento delle imposte sono costrette a fare i salti mortali. E a volte non basta. Per questo è l’ora di azioni concrete, proposte vere. Per questo l’Ugl ha lanciato tre petizioni popolari su questioni chiave: via l’Imu dalla prima casa, abbassamento delle tasse sul ceto medio-basso, quindi operai, impiegati e pensionati, contrasto verso le delocalizzazioni delle aziende italiane, con particolare attenzione al trasferimento di dati sensibili, al divieto del subappalto e ai disincentivi alle aziende. Attraverso queste petizioni intendiamo ridare respiro a operai, impiegati e pensionati, ovvero alla maggioranza dei cittadini, cercando di riavviare il ciclo consumi-produzione-occupazione”.
“Con un aumento dei consumi, crescono di conseguenza le produzioni e quindi i posti di lavoro. La ricetta è molto semplice, perché lavoratori dipendenti e pensionati contribuiscono per circa l’80 per cento al gettito complessivo derivante da tasse ed imposte nazionali e locali. Se si fermano loro, si ferma tutto il mercato ed è esattamente quello che sta accadendo”.