Genova. Entro la fine di giugno il trasferimento di Ercsson sulla collina di Erzelli sarà terminato. L’edificio, disposto su 10 piani di cui 3 interrati e dotato di 22 sale riunioni e 20 quiet room, è stato disegnato “in accordo con gli standard globali del Gruppo e include ambienti tecnologicamente avanzati e multimediali”.
I pioneri del parco tecnologico e scientifico, che sta sorgendo alle spalle di Sestri, confermano quindi “la volontà di investire in Italia nella ricerca e nell’innovazione”, in particolare a Genova “capofila delle quatto sedi” dell’azienda sul territorio nazionale, come spiegato oggi, in un’anteprima alla stampa, dall’amministratore delegato di Ericsson Italia, Nunzio Mirtillo. Se poi questo si tradurrà in nuovi posti di lavoro per il capoluogo ligure “dipenderà dal mercato” e da “come e quanto avranno successo i prodotti in distribuiti in Italia e nel mondo”.
Erzelli significa per Ericsson puntare in “prodotti ottici, investimenti nelle soluzioni di larga banda e la nostra volontà di investire su innovazione e ricerca”, ha confermato Mirtillo – dal momento che non c’è sviluppo economico, ambientale e sociale se non si investe in tecnologia e larga banda”.
Uno dei fattori determinanti, indice di modernità economica e sociale di una città, a cui si aggiunge necessariamente, però, anche il grado di integrazione tra imprese e università, la cui facoltà di ingegneria dovrebbe sulla carta trasferirsi ad Erzelli ma l’iter è stato più volte bloccato dagli enti preposti al trasloco. “Con l’Università di Genova – ha spiegato Alessandro Pane, capo ricerca e sviluppo in Italia – abbiamo esperienze simili, l’augurio è che questa nuova sede stimoli tutto quello che è il nostro programma di ecosistema su Erzelli, e sicuramente l’università sarà per noi fondamentale”. Guardando più da vicino i numeri “Ericsson trasferirà 900 dipendenti, di cui 550 lavoreranno in ricerca e sviluppo, mentre gli altri sul mercato”.
I ricercatori saranno concentrati sullo sviluppo di tecnologie che consentiranno di trasmettere dati a una velocità di oltre 10 terabit al secondo su fibra e di tecnologie ottiche che permetteranno di aumentare la velocità di trasmissione dati di 50.000 volte rispetto alle attuali. Le soluzioni tecnologiche a banda larga oggetto di studio e di sviluppo nei laboratori di Genova consentiranno di trasmettere in un secondo una quantità di dati pari a 20 film in alta definizione, 1.500 film in qualità standard, 20 milioni di videochiamate o centinaia di milioni di telefonate standard. Cento i milioni di investimento economico all’anno in ricerca e sviluppo in Italia, di cui Genova è centro primario.
Tre i filoni di ricerca principali: utilizzare al massimo della capacità per trasmettere sulla fibra ottica, un programma di controllo del traffico sulla fibra, e poi sistemi di ricerca per controllare il traffico da un ente esterno. I settori su cui punterà Ercsson sono infatti lo sviluppo di sistemi di banda larga e ultra banda larga su fibra ottica. “Ci sono progetti con e per Genova – ha poi aggiunto Pane – perché tutto quello che noi sviluppiamo internazionalmente poi ricade come prodotto di utilizzo sul territorio”. “Genova sta andando nella direzione giusta perchè ha l’ambizione di investire nella smart city e di investire nella innovazione dei processi rendendo la vita ai cittadini più fruibile ed efficente”, ha concluso Mirtillo.
Ericsson collabora inoltre con il Comune di Genova nell’ambito di “Genova Smart City”- iniziativa che rientra nel progetto dell’Unione Europea per la creazione di 30 smart city entro il 2020 – per cui sta elaborando un progetto di Smart Mobility. Il 24 maggio si terrà l’Innovation Day “festeggeremo con dipenenti, gli altri manager dal mondo e della città”.