Cronaca

Genova, carcerazione preventiva: la camera penale ligure ricorda Enzo Tortora

tribunale

Genova. A 24 anni dalla morte di Enzo Tortora, la sua vicenda giudiziaria fa ancora discutere. E diventa spunto per dibattere sui problemi delle carceri e della carcerazione preventiva.

Sono questi i temi che verranno affrontati il 18 maggio nel corso della tavola rotonda “La vicenda giudiziaria di un uomo per bene: Enzo Tortora. Le misure cautelari personali: il carcere, extrema ratio?”, organizzata dall’Unione camere penali italiane e Camera penale regionale ligure, in collaborazione con l’Associazione amici del liceo Colombo, la sezione ligure dell’Associazione nazionale magistrati e il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Genova.

I lavori della giornata inizieranno alle 10, presso il liceo classico Colombo, dove alla presenza della di Silvia Tortora verrà posta una targa in ricordo del giornalista. Alle 11, una delegazione formata dai massimi vertici del consiglio dell’ordine e dell’unione delle camere penali, visiteranno il carcere di Marassi, per constatare le condizioni dei detenuti e incontrare gli operatori.

Infine, dalle 14.30 fino alle 18.30 nell’aula magna di palazzo di giustizia, si terrà una tavola rotonda con magistrati, avvocati e giornalisti per affrontare il tema della carcerazione preventiva e delle conseguenze dell’esperienza carceraria sulla vita dei detenuti.

“Le norme – spiega il presidente delle camere penali liguri, l’avvocato Vittorio Pendini – per evitare il carcere preventivo esistono, ma il vero problema è l’interpretazione di queste norme. La misura cautelare della detenzione dovrebbe essere l’ultima soluzione e invece, nella maggior parte dei casi, viene usata come unica soluzione. E questa giornata sarà dedicata anche a Tortora per non dimenticare questa terribile vicenda processuale”.

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