Genova. La situazione di Finmeccanica preoccupa molto le realtà industriali genovesi, tanto che la Fiom si è rivolta al cardinale Bagnasco per chiedere un intervento. “Abbiamo chiesto al cardinale se può, per quanto è di sua competenza, intervenire e far presente al governo che ci sono situazioni di malessere, di tensione, e non vorremmo che spento il fuoco dell’ Italcantieri se ne aprissero degli altri”.
Lo ha affermato Francesco Grondona, segretario provinciale generale Fiom di Genova, al termine di un incontro avuto ieri con l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco.
“Non accettiamo la vendita di aziende che sono sane, che producono utili. Non accettiamo lo scorporo del civile dal militare”. Il segretario della Uilm Genova, Antonio Apa, ha consegnato una lettera al cardinale, definendo “inaccettabile la linea di Finmeccanica”. “Il gruppo dirigente non può dettare la linea industriale quando il governo ha il 30% dell’azionariato”.