Politica

Elezioni Genova, Morgillo: “Notabili del Pdl con la memoria corta. Vinai va soltanto ringraziato”

Luigi Morgillo - Vice presidente consiglio regionale (Pdl)

Regione. “’Grazie Vinai’. E’ l’unica dichiarazione che avrebbero dovuto rilasciare tutti i notabili del partito il giorno successivo a quello dello spoglio elettorale e dei relativi risultati. Ed invece è iniziata la ignobile caccia al capro espiatorio. E chi lo ha fatto, ha dimostrato di non avere alcuna capacità di autocritica. Prima di lanciare accuse o dare giudizi, i signori baroni del partito dovrebbero ricordare come si è arrivati alla candidatura di Vinai ed all’intervento risolutivo di Claudio Scajola, che lo ha convinto ad accettare l’impegno, in un momento non certo facile per gli schieramenti politici ed in particolare per il Pdl”. Questo il commento del vicepresidente del consiglio regionale, Luigi Morgillo (Pdl).

“Vinai era stato bocciato e boicottato dai caporali del Pdl molti mesi orsono, cosi come erano state bocciate ed accantonate le candidature dei due consiglieri regionali Matteo Rosso e Raffaella Della Bianca. Ogni possibile candidato veniva valutato, soprattutto dai parlamentari, in termini di opportunità: alcuni temevano che potessero emergere nuove figure capaci di mettere in discussione le loro già precarie ricandidature alle prossime elezioni al Parlamento. Da questo atteggiamento è anche derivato il fallimento nella ricerca di un candidato esterno al partito ed il grave errore di non avere organizzato le primarie. Questi sono i fatti. Questa è la cronistoria incontestabile di quanto avvenuto in questi ultimi mesi”, conclude Morgillo.

Di fronte a questi fatti, oggi invece di ringraziare chi ci ha messo la faccia, si ricorre a sterili e squallide prese di distanza da parte di chi ha avuto ruoli autorevoli nella scelta dei candidati.
E’ necessario adesso fare una lucida analisi di quanto è accaduto. Non bisogna fare sconti a nessuno. Dobbiamo avere il coraggio di fare autocritica e non avere il timore di essere critici, a partire dall’operato e dagli errori commessi dal fondatore del PDL ., fino ad arrivare alle responsabilità individuali di ciascuno di noi. Anzi, proprio chi ha ricoperto incarichi di maggiore responsabilità, deve mostrare una più grande capacità di autocritica e, se necessario, fare un passo indietro, anziché .lanciarsi in sterili polemiche contro altri. In caso contrario non si va da nessuna parte.

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