Politica

Elezioni Genova, Doria: “Al ballottaggio con serenità e determinazione, vedremo chi sarà sfidante”

marco doria

Genova. “La soddisfazione, comunque sobria, ci sarà quando vincerò. Le proiezioni variano di molto, è possibile il ballottaggio, che mi vede comunque sfiorare il 50%. Era un’ipotesi che avevo considerato perché avevo fatto un confronto con quello che è successo anni fa. Intanto ci sono stati voti in meno e a queste elezioni c’è stato il Movimento 5 stelle che 5 anni fa non c’era, e che ha recuperato molto. Non avevo e non ho idea di chi potesse venire al ballottaggio con me. Andremo al ballottagio, se sarà, con serenità”.

Molti si chiedono se la lista dei grillini non abbia ha rubato voti al Pd: “Bisogna vedere dove sarebbero andati quei voti, non si può essere così precisi ora. Io penso al fatto che Musso nel 2007 aveva preso il 46% dei voti, oggi invece prende, fino adesso, il 16%. Lui rispetto al consenso di 5 anni fa ha un 30% punti di percentuale in meno. Le debacle quindi le vedremo quando i risultati delle liste saranno definitivi”.

Marco Doria continua con la sua analisi: “Io sono il candidato del centrosinistra, il Movimento 5 stelle fa scelte diverse perché interpreta una critica su come è fatta la politica. Il centrosinistra 5 anni fa aveva preso poco meno del 52%, le ultime regionali, anche se vado a memoria, davano comunque un centrosinistra su quella media. Io ora andrei al 48% con un’esplosione del Movimento 5 stelle. Potrebbe aver eroso un 2-3% e ci può stare, in questi punti può aver intaccato il bacino del centro sinistra”.

Se preferirebbe qualcuno al ballottaggio Doria risponde con un “È indifferente chi ci sarà contro di me. Io penso che le primarie siano un elemento importante. Invito la maggioranza relativa dei genovesi a votare il candidato più credibile, continuerò ad andare in giro per la città, senza nascondere le difficoltà che il futuro sindaco incontrerà. Molti di loro hanno già scelto per me”.

“Alla coalizione non ho niente da recriminare, ci siamo impegnati tutti, una campagna elettorale in un momento non semplice – ha poi sottolineato Doria – Le elezioni amministrative italiane hanno alcuni elementi in comune con quelle fatte in altri paesi: ampia area di malessere e malcontento, con elevato astensione, e partiti di critica molto forte nei confronti dei precedenti. In Francia alla fine è riuscito a vincere Hollande” conclude Doria.

“Il futuro sindaco avrà vita difficile per 3 motivi: il momento di crisi, dove si moltiplicano i problemi, una disaffezione diffusa testimoniata dall’astensione che complica perché c’è un distacco con la base, e la situazione di una politica economica centralistica”.

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