Cronaca

#DiazinTv: un appello della Rete contro il disinteresse della tv italiana a trasmettere il film sui fatti della scuola Diaz

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Genova. Probabilmente il film Diaz di Daniele Vicari, accolto con un grande successo di pubblico e critica al Festival di Berlino e uscito a metà aprile nei cinema italiani, in televisione non lo vedremo mai. Nessuna televisione italiana infatti sembra interessata all’acquisizione dei diritti tv necessari per la trasmissione di un film evidentemente considerato troppo scomodo in Italia, dove politica e istituzioni sembrano uniti nella scelta di voler dimenticare i gravi fatti di 11 anni fa.

Eppure i produttori della Fandango sono riusciti nell’impresa di trovare un distributore internazionale come la Universal per trasmettere il film in tutta Europa e il Parlamento europeo ha chiesto agli autori di proiettare il film il prossimo 15 maggio, perché le vicende di quei giorni non furono una cosa solo italiana.

Ma in Italia sul film è caduto il silenzio. A spezzarlo, lanciando un appello alla Rete, è la redazione web del tg3: “Comunque la pensiate – scrive la redazione – Diaz dovrebbe andare in Tv”.

Già a poche ore dalla pubblicazione dell’articolo la richiesta è stata rilanciata su Twitter grazie all’hashtag #diazintv, che sta sta raccogliendo centinaia di messaggi di sostegno.

“Comunque la si pensi”, si chiude l’appello del Tg3 web , “Diaz racconta una dolorosa pagina della storia recente del nostro Paese e lo fa basandosi sugli atti processuali e sulle testimonianze di persone che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E tutto questo, in televisione, speriamo di vederlo. Prima o poi”.

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