Genova. “Prendiamo le distanze da chiunque sia stato o sia coinvolto in questa porcilaia del calcioscomesse”. Lo ribadiscono Fabrizio Fileni e Massimo Leopizzi, i due tifosi fotografati assieme ai giocatori del Genoa Criscito e Sculli all’esterno dell’Osteria del Coccio nella settimana che seguiva il derby vinto sulla Sampdoria e precedeva la sfida con la Lazio finita nel mirino degli inquirenti.
“I nostri nomi e le nostre facce – spiegano – sono state messe in bella mostra nell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse che non ci vede indagati. Dopo la partita Genoa-Sampdoria dello scorso 8 maggio 2011 come tanti di noi eravamo furiosi per il comportamento della squadra e per gli insulti ricevuti da giocatori come Milanetto, che dopo la gara abbiamo contestato in maniera decisa. Abbiamo saputo che uno dei giocatori era dalle parti di un locale e ci siamo andati anche noi”.
“Abbiamo visto Criscito, con lui c’era una altro giocatore, uno di noi non gli ha nemmeno stretto la mano, e siamo andati subito al sodo dicendo chiaro e tondo che non esiste tirare indietro la gamba nella partita più importante”, hanno detto riferendosi al comportamento del derby non piaciuto ai tifosi.