Genova. Incredulità, rammarico e dispiacere. Enrico Preziosi commenta così la bufera calcioscommesse scoppiata questa mattina con arresti eccellenti, indagati e perquisizioni. L’ex rossoblu Mimmo Criscito, raggiunto stamattina da un avviso di garanzia, intanto non compare nella lista dei convocati azzurri per Euro 2012. Indagato anche il giocatore genoano Beppe Sculli ed è finito in carcere l’ex rossoblù Oscar Milanetto.
“Siamo dispiaciuti se pensiamo che i giocatori pigliano un sacco di soldi e scommettano, non voglio credere che c’entri Criscito – ha commentato Preziosi -Sono abbastanza dispiaciuto, come credo tutti quanti. Riguarda giocatori che io conosco, che hanno giocato con il Genoa. Lasciamo lavorare la magistratura,aspettiamo i processi e chi ha sbagliato pagherà. Non voglio credere che c’entri Criscito, ho sentito parlare di Kaladze, Sculli, ho sentito di tutto. Rimango perplesso, non ci credo fino a prova contraria”.
E ancora: “L’avviso di garanzia garantisce chi è sotto indagine, invece in Italia è un reato per chi lo riceve – ha aggiunto il presidente del Genoa prima dell’assemblea di Lega -. Oggi dovevo incontrarmi con il presidente del Siena Mezzaroma ma mi ha detto che ha avuto una perquisizione, un’altra l’ha avuta Conte. Non ci fa piacere, ma bisogna capire le reali responsabilità di indagati e arrestati”.