Genova. Continua incessante l’attività di controllo sulle importazioni sospette da parte della guardia di finanza e dell’agenzia delle dogane nel Porto di Genova, effettuata in modo mirato, facendola precedere da preliminari ed approfondite analisi documentali, volte ad individuare elementi di anomalia o indizi utili per valutare se provvedere a verifiche materiali della merce in arrivo dall’estero.
Nei giorni scorsi, in particolare, la visita approfondita di due “container” ha portato ad individuare e sequestrare, presso lo scalo di Voltri, nascosti tra merci di varia natura conformi alla dichiarazione doganale, 26.000 prodotti, costituiti da borse, zaini e borselli (10.000) e sciarpe (16.000) di pregevole fattura, recanti i segni distintivi di “note griffes” del settore affermate nell’alta moda ed in quella giovanile (Louis Vuitton, Burberry, Tokidoki, Heineken, Disney), difficilmente distinguibili dagli originali in quanto copiati con estrema precisione e cura, ma risultati fasulli in seguito a specifica perizia.
I beni con marchio falsificato, provenienti dalla Cina, erano destinati, in un caso alla provincia di Milano, e nell’altro alla provincia di Firenze, ad imprese individuali gestite da cittadini cinesi, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per l’introduzione in territorio nazionale di beni con segni distintivi falsi.
Nei primi quattro mesi dell’anno, nell’ambito portuale genovese, sono stati sequestrati in totale 172.721 prodotti contraffatti, con la denuncia alla magistratura di 51 persone.