Cronaca

Battuta di caccia al cinghiale a Forte Tenaglia, Lega per la difesa del Cane: “Serve la bonifica, ‘no’ alle mattanze”

cinghiali

Genova. La Lega Nazionale Per La Difesa Del Cane Sezione Genova, presieduta da Pier Luigi Castelli, si oppone all’inutile e violenta battuta di caccia, in programma domenica, nelle zone limitrofe a Forte Tenaglia. Ciò alla luce di considerazioni sullo stato del territorio che andrebbe bonificato e riqualificato con l’aiuto di associazioni già operative come La Piuma, in modo da evitare l’assembramento dei facoceri che, invece, di essere spinti con opere di risanamento, a popolare altre zone, vengono ammazzati, rimandando semplicemente la risoluzione del problema.

Il terreno a sud del Forte Tenaglia è totalmente ricoperto da rovi e infestanti e sta creando gravi problematiche e seri rischi per la cittadinanza dei quartieri di Sampierdarena, Granarolo, San Teodoro e Certosa. “L’associazione La Piuma, avendo dato prova di capacità di bonifica ambientale con i precedenti lavori al Forte Tenaglia, ha chiesto al Comune di Genova la concessione di questo terreno e degli altri intorno al Forte stesso. Con la concessione, La Piuma avrebbe il titolo per richiedere i finanziamenti necessari per la pulizia, la messa in sicurezza, il ripristino della regimentazione idrica e la conseguente eliminazione della presenza dei cinghiali e del rischio incendi”, ha spiegato Castelli.

“È infine di questi giorni la notizia che – avendo i cinghiali fatto altri importanti danni al Cimitero della Castagna – il Comune di Genova ha fatto richiesta alla Provincia di Genova dell’ennesima, quanto inutile e violenta battuta di caccia nel terreno suddetto che si dovrebbe svolgere, per gli ovvi motivi di sicurezza e di discrezione, nella mattina di domenica”, ha continuato.

La Sezione genovese della Lega Nazionale per la Difesa del Cane e l’Associazione La Piuma (http://www.lapiumaonlus.it/) fanno presente che per risolvere il problema dell’eccesso di cinghiali, le “mattanze” quali quelle che si ripetono sotto al Forte siano pressoché inutili, violente e pericolose; basterebbe infatti la bonifica del territorio per agire sulla causa del problema e non solo sui sintomi.
La Piuma, con il suo intervento, potrebbe garantire nella zona, la soluzione definitiva di questo e degli altri problemi, facendolo diventare un modello interessante di promozione di una cultura dell’ambiente diversa ma tutt’ora non ha spiegazioni della totale quanto illegittima assenza di risposte e spiegazioni.

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