Economia

Autorità Portuale di Savona, Burlando: “Se non vogliono un genovese, possono scegliere”

burlando

Regione. Il governatore regionale Claudio Burlando interviene sulla successione alla guida dell’Autorità Portuale savonese, dicendosi “stupito” per il polverone suscitato dal toto-nomine e dalle polemiche anti-genovesi. “Continuo a sentire e a leggere commenti incredibili – dichiara Burlando a IVG.it – Al lavoro svolto da Canavese in questi sedici anni assegno un giudizio molto positivo; ha dato un impulso significativo al porto di Savona, da segretario e da presidente. La normalità vuole che dopo due mandati ci sia un nuovo presidente”.

Burlando torna ad escludere l’ipotesi di un Canavese tris nella veste di commissario: “Le deroghe con un commissariamento possono essere fatte, direttamente dal ministro, di fronte a situazioni straordinarie. Non ho notizie in questo senso per Savona. Il ministro ha chiesto la terna ed è quindi interessato ad effettuare la nomina. Io non ho espresso giudizi sui candidati, anzi ho rifiutato di incontrare potenziali candidati”.

Il ministro Passera presenterà il trio dei nomi alle commissioni parlamentari per un parere, quindi all’ente di via Fieschi. Prosegue Burlando: “Ora è bene che i Comuni, la Provincia e la Camera di Commercio propongano i nomi. Sta al ministro esaminare i curricula e porli all’attenzione della Regione. Non partecipo a questa fase perché non ho alcun ruolo, né posso esprimere gradimento o meno per una o l’altra persona. Mi si attribuiscono ruoli impropri in questo momento. Quando sarà l’occasione, mi confronterò apertamente con il ministro”.

Mentre la convergenza dei Comuni interessati sta puntando sul vicesindaco savonese Paolo Gaggero, la carta che Angelo Vaccarezza giocherà per la Provincia è quella di Paolo Marson. Oggi il presidente uscente Canavese non ha mancato di indirizzare una stoccata, al termine del comitato portuale: “Le polemiche sono state fomentate non tanto da Burlando, ma da un mondo genovese molto preoccupato dalla crescita di Savona”. Lo stesso governatore regionale rintuzza: “A Genova la shipping community ha scelto uno spezzino, a Livorno un genovese. Ma al di là di questo, la terna è nei mani dei savonesi, quindi se non vogliono un genovese possono escluderlo”.

“Sono stupito dal bailamme che c’è intorno a questa nomina: ormai sono procedure ordinarie che si fanno dal ’94 in poi – aggiunge Burlando – Evidentemente sul porto di Savona c’è una concentrazione dell’attenzione, in quanto realtà importante. Ma ripeto: non partecipo alle designazioni né ad espressioni di gradimento. Aspetto la terna dal ministro”.

Si apre una prospettiva di lavoro delicata per la Port Authority, anche dal punto di vista amministrativo-burocratico, con la piattaforma multipurpose sempre in ballo, la sofferenza del Refeer Terminal e della Compagnia Rebagliati, gli adempimenti per aderire al Patto della Legalità e alla riforma doganale. Dal primo giugno Roberto Visintin, lasciando la guardia di finanza, diventerà segretario generale, subentrando nel ruolo di Emma Mazzitelli.

Sulla nomina di Visintin, osserva Burlando, “riteniamo sia stata fatta una scelta giusta”. “Al comitato ha partecipato l’assessore Lorena Rambaudi. Non ci sono stati problemi nella modalità di questa decisione. Visintin è una persona da tutti riconosciuta per il suo valore, ha anche fatto una scelta di vita: anziché restare nella Guardia di Finanza e assumere incarichi di prestigio, ha deciso di rimanere nella nostra regione a svolgere un ruolo diverso” evidenzia Burlando. “Il nuovo presidente valuterà se confermare o cambiare il segretario generale. Nel caso di cambiamento, comunque Visintin rimarrà dirigente” conclude il presidente regionale.

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