Politica

Turismo a Genova, settore strategico per la città: rispondono i candidati Musso e Doria

Genova. Oggi, in una zona fondamentale per il settore del turismo come l’Acquario di Genova, si sono incontrati esperti del settore, cittadini e tre dei tredici candidati sindaco, Marco Doria, Enrico Musso e Pierluigi Vinai, che però ha delegato Angelo Vaccarezza, presidente della provincia di Savona, perché impegnato in un incontro con i sindacati.

L’evento ha cercato di coinvolgere anche i cittadini genovesi e le persone del settore, per cercare di proporre ai candidati delle domande che stessero davvero a cuore ai genovesi: “Molti hanno risposto sul nostro sito – commenta Anna Castellano, moderatrice del dibattito e presidente Blue Media – Il turismo ha un ruolo strategico e i cittadini si chiedono quali saranno i punti da portare avanti per la sua valorizzazione, come mettere in campo questi punti e come svilupparli. Uno dei temi strategici è la governance del turismo: ci sono troppo spesso dei soggetti che fanno le stesse cose, bisogna intervenire in tal senso. C’è anche il punto di vista delle imprese, anche loro chiedono certezze per il loro lavoro in questo settore”.

Un’ultima impressione sullo stato del settore negli ultimi anni: “Il turismo è migliorato e i dati ce lo dimostrano: non ci sono solo i business durante la settimana, ma anche i visitatori durante il weekend” conclude la Castellano.

“Ci deve essere una vera comunicazione tra Porto e città, penso che il nuovo piano regolatore portuale debba vedere la luce d’accordo con il Comune – dichiara il candidato Enrico Musso presente all’evento – Quando sento dire che è già pronto e si aspetta il giorno dopo le elezioni per tirarlo fuori sono un po’ preoccupato. Detto questo, ritengo che Genova debba riconoscere che il turismo e la valorizzazione del nostro patrimonio turistico è una delle vocazioni produttive per il futuro della città, si deve fare sistema tra i diversi contenitori culturali per massimizzare il profitto da queste sinergie”.

“Si deve conciliare il porto con la città: oggi siamo in un posto, l’Acquario, che è diventato un punto di riferimento per il turismo cittadino ma anche per le industrie del settore – afferma Marco Doria, candidato indipendente di sinistra – Si deve rafforzare un’asse importante via Garibaldi, San Lorenzo, Area Expo e Acquario. Da questo asse centrale deve esserci poi la capacità di allargare questo percorso al resto della città, per aumentare dei dati già in continua crescita”.

Parla anche Vaccarezza, sostenendo il programma di Vinai per la città di Genova: “Il programma di Vinai è semplice, vuole dare una città pulita e sicura a Genova, e vuole seguire ad esempio il modello di Barcellona. Una città di mare ma dove c’è sicurezza: oggi c’è una parte di città dove non possono andare neanche i genovesi, impossibile mandarci i turisti. Genova è una città che non ha fatto investimenti per la sua città, bisogna mettere insieme le sue potenzialità e bisogna mettersi in comunicazione con il privato, unica risorsa oggi disponibile, per renderla di nuovo capitale del Mediterraneo. Genova è riuscita a non trovare una sinergia porto e tursimo, facendosi rubare da altri quello che poteva avere. Genova può avere un ruolo importante nel turismo, deve avere idee chiare per valorizzare il suo patrimonio”.

Prosegue Doria sul turismo: “Ci deve essere un ufficio unico che si occupi di turismo della città, che deve essere coerente con la domanda di cultura. Questo si lega al patrimonio ma anche a un percorso di vivibilità della città”. Anche Musso sottolinea l’importanza del settore: “Per valorizzare il patrimonio bisogna valorizzare prima di tutto i luoghi pubblici dove questi sono collocati, puntando su manutenzione, sicurezza, accessibilità e illuminazione di tutta quella vasta zona come il centro storico, oppure anche i parchi delle delegazioni o il sistema delle fortificazioni, che potrebbe essere valorizzato mentre oggi è in uno stato di totale abbandono”.

Non è mancato, a margine dell’incontro anche un riferimento alle ultime battute da campagna elettorale, che hanno visto il candidato vincitore delle primarie del Pd attaccato da più fronti, soprattutto per le sue proprietà: “Io faccio notare una cosa, non ho mai attaccato personalmente i miei avversari perché ritengo sia una questione di stile da mantenere e voglio continuare su questa linea, per la civiltà del confronto democratico – afferma Doria – Io ho dichiarato tutto quello che possiedo e su tutto quello che ho pago le tasse. Non ho mai avuto tesori nascosti o conti in Svizzera, è tutto trasparente. Questo mi rende una persona non dipendente dagli incarichi politici, è una garanzia della mia totale indipendenza”.

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