Cronaca

Royal Caribbean conferma Genova home port per il “Mariner of the Seas” e raddoppia le crociere

Genova. A poco meno di due mesi dal debutto 2012 di Mariner of the Seas, quinta e ultima gemella di Classe Voyager (140 mila tonnellate) e nave ammiraglia di Royal Caribbean International in partenza dall’Italia, a Genova tutto è già pronto la stagione estiva.

Mariner of the Seas farà scalo nell’home-port genovese, da giugno a settembre, ben 15 volte, il doppio rispetto al 2011, per un totale di circa 57.000 passeggeri movimentati che toccheranno alcune delle città più suggestive del Mediterraneo: “Royal Caribbean su Genova sta andando bene – spiega Gianni Rotondo, direttore generale di Royal Caribbean Italia – abbiamo cominciato a operare l’anno scorso con 7 crociere da Genova e quest’anno raddoppiamo” E l’obiettivo è di crescere ancora: “Il prenotato sul periodo 2012 è buono per cui il nostro ufficio di programmazione di Miami sta pensando a 17 crociere per il prossimo anno”.

In un momento difficile per il settore Royal Caribbean sceglie di investire: “Investiamo non soltanto aumentando la programmazione nel Mediterraneo ma anche nell’organizzazione e nel marketing. Non abbiamo ridotto nulla perché nonostante il periodo difficile ci sono assolutamente spazi per uscirne bene” spiega Rotondo.

Inevitabile un commento sull’effetto per il settore del disastro della Costa Concordia: “L’incidente della Concordia ha avuto una rilevanza mondiale; c’è stato un impatto molto forte nelle settimane successive all’evento, un impatto che si è riassorbito poi pian piano. Quello che resta oggi non è tanto un impatto sui volumi, cioè sui passeggeri delle crociere che sono tornati a prenotare in molti, ma una pressione sul prezzo, sia per la concorrenza sia per il momento particolare che ha spinto tutte le compagnie e lavorare sul prezzo”.

Inevitabile è stato anche il quasi azzeramento degli investimenti pubblicitari: “Il fatto che tutte e tre le compagnie abbiano sospeso la comunicazione era legato in parte alla sensazione che non avremmo avuto un ritorno e in parte anche alla sensibilità rispetto al rischio di ferire le persone mandando messaggi gioiosi relativi alle crociere in un momento che non era affatto di gioia. Poi tutto si è normalizzato e mi sembra che in questo esatto periodo tutte e tre le principali compagnie che operano in Italia sono in campagna televisiva: si è rimesso in moto il meccanismo e come dicevo si è tornati a prenotare.”

Sul “Mariner of the Seas” i passeggeri italiani rappresentano una percentuale molto rilevante, in media il 30% dei passeggeri. Che cosa chiedono? “I passeggeri chiedono di mantenere elevato il livello di qualità e di avvicinare sempre di più il nostro prodotto alle esigenze culturali e linguistiche degli italiani. Su questo punto stiamo facendo sforzi importanti selezionado personale di bordo di lingua italiana e cercando di indirizzare molto più il prodotto avvicinandolo a quelle che sono le esigenze degli italiani”.

Oggi la compagnia croceristica con sede a Miami ha anche presentato i dati relativi all’impatto economico delle crociere a marchio RCCL sulla città: “Durante l’estate 2011 il nostro gruppo di lavoro che fa capo alla facoltà di Economia – dice Laura Penco, professore associato dell’Università di Genova – in collaborazione con Royal Caribbean si è proposta di stimare il valore delle crociere per la nosatra città”.

“Complessivamente – spiega la ricercatrice – questo valore è pare a circa 800 mila euro divise in diverse tipologie di spese, spese direttamente sostenute dai crocieristi vanno dalla shopping, alla ristorazione o al food and beverage”.

“Particolarmente interessante è stata anche la stima di tutte le spese attivate dalle compagnie crocieristiche e in particooare da Royal Caribbean per innescare la filiera crocieristica che comprende agenti marittimi, toru operator ecc che in qualche modo aiutano l’organizzazione della crociera: questa componente è stata pari a circa 400 mila euro. Quindi per la stagione passata si può stimare un bilancio pari a 1 milione e 200 mila euro complessivi”.

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