Genova. “Il reddito minimo garantito in Europa è normale, in Italia no”. Di qui la petizione, lanciata in rete da Democrazia Atea Agorà di Genova per una raccolta firme, che partendo dalla Liguria, chieda alle Regioni di applicare la misura a sostegno delle persone disagiate.
“L’Italia è l’unico paese, insieme alla Grecia, che resta inadempiente di fronte alla raccomandazione CEE del 1992 e non prevede forme di reddito di cittadinanza garantito – spiega Francesco Zanardi, che ha lanciato l’evento su Facebook – tenendo anche conto che in questo senso in Regione Liguria esiste già la Proposta di legge N. 95 del 2010, arenata però dal 21 giugno scorso”.
Inoltre considerata la “situazione drammatica che la Liguria sta vivendo, e che la Regione ha competenza e completa autonomia decisionale”, con la petizione Democrazia Atea chiede “di legiferare ed istituire come già avviene in altre regioni italiane un reddito minimo garantito per tutti i residenti che vivono sotto alla soglia di povertà”.
“Il reddito minimo garantito – sottolinea Zanardi – è una misura di sostegno sociale adottata in tutta Europa che si applica in genere a categorie di cittadini che vivono un momento di difficoltà rispetto al lavoro: giovani in attesa di prima occupazione, ultracinquantenni disoccupati con difficoltà di reinserimento, persone in condizione di marginalità sociale. Scopriamo che in Italia esiste ed è già applicata in alcune regioni, (Lazio, Campania, Basilicata, Friuli, Trentino, Valle d’Aosta, Puglia) peccato che nessuno ne parli”.
Chi volesse firmare la petizione può farlo qui.