Economia

Redditi in caduta libera, l’allarme di Bankitalia: “Famiglie ammortizzatori sociali anche nel 2012”

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Genova. Durante la fase acuta della recessione, nel 2008-09, la caduta dei redditi familiari ha raggiunto in Italia il 4%, a fronte di una riduzione del Pil del 6%. Nella maggior parte degli altri paesi avanzati, invece, “il reddito disponibile lordo reale delle famiglie è invece cresciuto, nonostante la contrazione del prodotto”.

Lo evidenzia il vice direttore generale di Bankitalia, Anna Maria Tarantola a Genova nell’ambito del Convegno “La famiglia un pilastro per l’economia del Paese”.

La crisi, spiega, “ha gravemente inciso sui redditi delle famiglie italiane riducendone la capacità di risparmio. La ricchezza accumulata, finanziaria e reale, è stata in parte utilizzata per far fronte alle difficoltà economiche”. In questo quadro, “si sono ampliati i divari: considerando anche la ricchezza, il numero di famiglie in condizione di povertà, è aumentato”.

Nello stesso tempo, rileva Tarantola, “le famiglie italiane hanno svolto un’importante funzione di ammortizzatore sociale che continuerà anche nel corrente anno”. Nella tarda primavera del 2009, sottolinea ancora il vice direttore generale di Bankitalia, “nel momento di massimo impatto della crisi sul mercato del lavoro italiano, circa 480 mila famiglie hanno sostenuto almeno un figlio convivente che aveva perso il lavoro nei dodici mesi precedenti”.

Della stessa opinione anche il presidente del Censis Giuseppe De Rita: “fino agli anni ’90 la famiglia è stata il più forte soggetto di reddito, di risparmio e di consumo. Questo modello sta mutando a causa della crisi economica generale”. Secondo De Rita “questa crisi comporta una crisi della stessa famiglia che si è trasformata in un soggetto di welfare”. Inoltre “si vive meglio in una realtà accorpata familiare o parafamiliare piuttosto che da single. Situazione quest’ultima in cui si hanno maggiori difficoltà ad affrontare problemi umani e finanziari”.

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