Cronaca

Pedofilia, nuovo rinvio per don Seppia: ascoltata la polizia postale sui contenuti del computer

Don Seppia

Genova. Era attesa per oggi la sentenza per don Riccardo Seppia, l’ex parroco di Sestri Ponente accusato di induzione alla prostituzione, tentata violenza sessuale e cessione di droga, ma il verdetto è stato rinviato ancora una volta, al 3 maggio.

Stamattina il giudice Roberta Bossi ha interrogato la polizia postale, che ha analizzato i contenuti del computer dell’ex parroco, e ora dovrà valutare se si tratti effettivamente di materiale pedopornografico e se le immagini siano state scaricate e condivise volontariamente.

Durante la precedente udienza processuale, il pubblico ministero Stefano Puppo ha chiesto 11 anni e 8 mesi di reclusione e il giudice Bossi ha accolto l’istanza del pm di trasformazione del reato di tentata induzione alla prostituzione in “reato consumato”. Questo non avrà alcuna conclusione sull’entità della pena essendo il processo con rito abbreviato, ma ha come conseguenza la dilatazione della misura cautelare. Don Seppia è tutt’ora detenuto nella sezione speciale del carcere di Sanremo riservata ai “sex offenders”.

L’avvocato Bonanni, inoltre, in caso di condanna ha dichiarato che ricorrerà in appello proprio sul punto perché a suo avviso, una volta stabilito il procedersi con rito alternativo il capo di imputazione non può più essere cambiato.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.