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Pallanuoto, Coppa Italia indigesta per la Pro Recco: anche le donne mancano l’obiettivo

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Sori. Dopo la vittoria per 10 – 9 della Ngm Mobile Firenze sul Volturno, la seconda semifinale inizia al cospetto di una piscina invasa da tanti piccoli studenti delle scuole medie di Recco che conferiscono un tocco di gioventù a tutto l’impianto e che fanno un tifo indiavolato.

La Gmg Pro Recco, in calottina blu (inconsueto a Sori, ma da regolamento la gara è Catania – Pro Recco), Catania in calottina bianca, griffata di tricolore a ricordo perenne dei 19 scudetti vinti dalle catanesi negli ultimi 20 anni. In panchina della Pro Recco, Tempestini e Sinatra a stretto giro di gomito a testimonianza della collaborazione tra prima squadra e giovanili, oltre a Claudio Patrone. In panchina con Formigoni solo undici atlete.

Lungo periodo tattico di studio, poi la Pro Recco dà la sensazione di dilagare. Segna Kisteleki su rigore che rompe gli equilibri, raddoppia Begin su superiorità numerica, terzo goal in controfuga di Kisteleki con tiro incrociato. Ma la squadra di Formigoni è tutt’altro che spacciata. Prima accorcia con Palmieri in superiorità numerica per espulsione di De Benigno e subito dopo la nazionale Radicchi riapre la partita.

Nella seconda frazione nuovamente la Pro Recco sul doppio vantaggio. E’ la giovane Isola che chiude dalla distanza al limite dei 20 secondi di superiorità numerica per espulsione di Radicchi. Potrebbe accorciare il Catania su un tiro di rigore causato da Begin, tira l’ex Garibotti, ma Stasi (già autrice di ottimi interventi) con l’aiuto della traversa riesce a neutralizzare. Il 3 – 4 arriva però subito dopo ed è opera di Motta.

La stessa è l’autrice del pareggio lungamente cercato dalle catanesi e raggiunto nel terzo tempo. Fuori Maggi e il numero 8 in calottina bianca pesca la quadrella con tiro incrociato dove Stasi non può arrivare. La stessa scena si ripresenta dopo neppure un minuto, questa volta nel pozzetto era Cordaro: 5 – 4 per il Catania, primo vantaggio ospite nella gara.

Ci si attende la reazione della Gmg che arriva immediatamente. E’ Johanne Begin in posizione di centroboa ad interpretare bene il ruolo e a fulminare Ricciardi. La terza frazione però si chiude con il vantaggio minimo della squadra catanese. A determinare il vantaggio è una sfortunata deviazione che modifica la traiettoria del tiro di Radicchi, su cui Stasi è piazzata e mette la palla alle sue spalle.

Situazione contestata a metà del terzo tempo. Kisteleki subisce fallo e si esibisce in un “alzo e tiro” vincente. Formigoni pressa Savarese perché l’azione non è armonica come da regolamento e l’arbitro acconsente ad annullare. Tempestini non protesta più di tanto. Tutto rimandato di pochi secondi: l’ungherese schiaffeggia la palla su passaggio laterale di Criscuolo ed è di nuovo pareggio, 6 – 6. Segna Garibotti, il goal dell’ex ed è 7 – 6 per il Catania. Pareggia la giovane Criscuolo e la piscina esplode. Poi di nuovo Radicchi e di nuovo deviazione maligna alle spalle di Stasi. La traversa salva Stasi dalla capitolazione su vantaggio numerico per l’espulsione di Maggi. Il portiere para ancora su deviazione sotto misura di Marletta. La Pro Recco è agganciata alla speranza del pareggio e dei supplementari.

Ultimo minuto al calor bianco: Catania in avanti, ma Pinato la pesca in controfallo, con proteste di Formigoni, accentuate. Garibotti trattiene e Pinato la espelle. La superiorità numerica non trova sbocco, poi a giocatrici in vasca nuovamente pari Federica Cordaro con una prodigiosa beduina in posizione di centro regala il pareggio a 40 secondi dal termine. Non è finita. Altro colpo di scena: a 20 secondi dalla fine Savarese concede un cinque metri, potenzialmente risolutivo, al Catania per fallo di De Benigno alla sua terza espulsione. Tempestini tira calci alla bottiglia, Medea Verde invece colpisce il palo fra la disperazione di Formigoni. Stasi rimane imbattuta sui tiri dai cinque metri e si va ai supplementari.

Il primo inizia con l’espulsione definitiva per raggiunto limite di falli di Begin. La Gmg Pro Recco resta priva dell’elemento di maggior esperienza. Il Catania invece resta senza guida in panchina: espulsi Formigoni e il dirigente accompagnatore. Rimangono tre elementi in calottina sulla panca. In mezzo a tutto ciò c’è il goal di Radicchi: 9 – 8 per il Catania. Nel secondo tempo ennesimo pareggio. E’ Kisteleki a segnare con un “alzo e tiro”, questa volta vincente e regolare. La Gmg si salva due volte in inferiorità numerica, una volta a portiere battuto, ribatte Kisteleki che è ovunque, un’altra volta neutralizza Stasi. Sul 9 pari, quando la possibilità dei tiri di rigore è più che concreta, c’è la beffa in agguato. Esce De Benigno per fallo (il terzo) quando mancano pochi secondi al termine (sull’effettiva sussistenza di questa entità saranno polemiche nel dopo partita) e sulla sirena di chiusura Marletta fa partite una frazione di secondo prima il tiro vincente per la trasformazione della più importante superiorità numerica della partita. Catania in finale, Pro Recco a casa, ma quanta amarezza…

“Spiace perdere così – commenta Tempestini -. Non eravamo favoriti perché abbiamo sette atlete in nazionale e loro solo due. Tuttavia abbiamo tenuto testa al Catania più completo di noi, commettendo talvolta alcuni errori che avremmo potuto evitare. Non voglio puntare il dito su nessuno, potrei anche sbagliarmi, però sono convinto che quando ho chiamato il time-out mancavano 26 o 27 secondi alla fine della partita. Invece la giuria è partita da 31. Noi avevamo diritto a 23 secondi di possesso palla e ne abbiamo giocato 18, ciò che mi è stato confermato anche da altri tecnici presenti alla partita. La differenza di 4 o 5 secondi ha permesso al Catania di vincere la partita; paradossalmente ne sarebbe bastato uno perché ha segnato il goal della vittoria sulla sirena. Poi va bene tutto, la prendiamo come un’esperienza nuova, come un allenamento positivo per le ragazzine, che costituiscono il momento migliore di questa Coppa Italia fra Imperia e Sori, ma perdere così a me che non piace perdere come a quasi nessuno, fa girare parecchio le scatole”.

Il tabellino:
Venosan Catania – Gmg Pro Recco 10 – 9
(Parziali: 2 – 3, 1 – 1, 3 – 1, 2 – 3, 1 – 0, 1 – 1)
Venosan Catania: Ricciardi, Miceli, Garibotti 1, Radicchi 4, Palmieri 1, Motta 3, Marletta 1, Musumeci, Verde, Lombardo, Pitino. All. Formigoni.
Gmg Pro Recco: Stasi, Zerbone, D’Amico, Kisteleki 4, Isola 1, Cordaro 1, Maggi, Begin 2, De Benigno, Criscuolo 1, Bertora, Bonino, Gragnolati. All. Tempestini.
Arbitri: Savarese (Savona) e Pinato (Genova).
Note: superiorità numeriche 4 su 11 più 2 rigori falliti per il Catania, 3 su 9 più 1 rigore fallito per la Pro Recco.

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