Liguria. Si chiama “Beach Rigeneration System”, un metodo nato in America e recentemente approdato in Europa, con una sperimentazione di successo anche a Jesolo, per salvare le spiagge divorate dalle mareggiate, un fenomeno che la Liguria ben conosce.
In pratica, si tratterebbe di un sistema di protezioni costituito da pali e reti in silicone messi di traverso alla linea di costa. Una sorta di barriera in grado di salvare le nostre spiagge e assicurare una maggiore ampiezza ai lidi.
Il risultato, a Jesolo, s’è visto eccome: in cinque mesi di prova (e installazione) la spiaggia si è infatti allargata di otto metri. Regione e Magistrato alle acque hanno così evitato un ripascimento di circa 60 mila metri cubi di sabbia equivalenti ad un risparmio di quasi 600 mila euro.
Un metodo dunque efficace ma, a quanto pare, con qualche “neo”, almeno a livello estetico: significa avere da ottobre ad aprile la spiaggia ricoperta da pali e reti e poi da maggio in poi da sdraio e ombrelloni. E poi, a preoccupare, sarebbero anche i costi. Che, comunque, non sarebbero così forti come quelli affrontati per i ripascimenti annuali post-mareggiate.