Savona. Sono 11 le rapine messe a segno, tra Liguria, Piemonte e Emilia Romagna, dalla banda di rapinatori sgominata dai carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona.
Nella nostra regione, i quattro arrestati avevano colpito il 15 aprile 2011 a Savona, ai danni della filiale Carige, e ad Imperia. Si tratta di due latitanti campani, Antonio e Vincenzo Palumbo (padre e figlio) e di una coppia di insospettabili agenti immobiliari piemontesi, Simona Righetto e Claudio Delle Castelli: i primi due, arrestati a Napoli e Rimini, agivano all’interno delle banche, gli altri facevano da basisti.
Il sodalizio criminale agiva armato di mitragliette, pistole e, per alterare i propri tratti somatici, utilizzava tamponi di ovatta che inserivano in bocca e nel naso. Tra le armi utilizzate, due pistole beretta e una Skorpio.
I quattro sono stati individuati grazie alle immaguini delle telecamere degli istituti di credito “visitati” dalla banda e grazie a una lunga attività di indagine e accertamenti. Nelle abitazioni perquisite, i carabinieri hanno rinvenuto parte dei preziosi trafugati, armi da guerra e clandestine complete di munizionamento, parrucche e fascette utilizzate per immobilizzare le vittime.
I malviventi, prima di agire, si rivolgevano ad una cartomante per essere rassicurati sul buon esito della rapina. Alla fine, però, la malasorte li ha comunque “travolti.