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Genova, Primo Maggio: la festa della Cgil a Villa Serra

villa serra di Comago Sant'Olcese

Genova. La Festa per il Primo Maggio organizzata dalla Camera del Lavoro di Genova in Villa Serra è giunta alla quarta edizione. Come ogni anno in occasione della Festa del Lavoratori, la Camera del Lavoro di Genova ha preparato una grande Festa in Villa Serra a Comago nel Comune di Sant’Olcese.

L’evento, organizzato grazie alla collaborazione del Consorzio Villa Serra e dell’Associazione Amici Villa Serra, si svolgerà presso il grande Parco della Villa nel Comune di Sant’Olcese che per l’occasione sarà ad ingresso libero. Approfittando della splendida cornice della ex Villa Patrizia di metà ottocento, restituita al territorio dopo i restauri del 1992, la Cgil tiene alta l’attenzione sulla Riforma del mercato del lavoro e mette al centro dell’interesse pubblico il valore sociale del lavoro.

Il programma della giornata prevede giochi per bambini, musica e proiezione di filmati. L’appuntamento è alle 12 all’apertura del punto ristoro dove si potrà trovare fave salame formaggio e grigliate. Per i bambini dalle ore 15.30 è prevista l’animazione insieme al gruppo “A piedi nudi nel parco”. Dalle ore 15 alle 19.00 l’intrattenimento musicale sarà garantito dai gruppi: Nome, La Malacrianza, Zero Plastica e Arancia Balcanika.

L’appuntamento di quest’anno riserva una novità con la proiezione del documentario “uno virgola due” di Silvia Ferreri dove si racconta perché in Italia non si nasce. L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione del comitato genovese SeNonOraQuando. L’Italia da anni è il paese con la più bassa natalità al mondo, un paese in via d’estinzione. Le donne italiane hanno di media poco più di un figlio a testa, per la precisione uno virgola due. Quali sono le ragioni? Parlando con le donne, l’autrice ne scopre molte, ma la ragione principale è che l’Italia non è un paese pronto a sostituire la figura della madre con quella della madre lavoratrice. Il film sarà proiettato all’Auditorium di Villa Serra alle ore 15,30. A seguire un breve dibattito.

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