Genova. Domenica delle Palme, con molte processioni già celebrate nella città di Genova. In questo giorno il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, ha messo in guardia oggi i cattolici dal rinnegare il magistero della Chiesa evidenziando il rischio che “anche un silenzio pavido” può in certi casi “equivalere a un rinnegamento”.
Bagnasco invita perciò a difendere il magistero anche quando “é difforme dal pensiero dominante”, quando “dicono che non siamo aggiornati ai tempi”, altrimenti si rischia di fare come “la folla che gridava a Pilato ‘crocifiggetelo’ dopo avere osannato Cristo”.
L’arcivescovo di Genova ne ha parlato nella sua omelia durante la messa nella cattedrale di San Lorenzo. Ha anche invitato i cattolici a non essere conformisti: “il non conformismo del cristiano ci redime – ha detto – perché ci restituisce alla verità”.
Bagnasco ha aggiunto che “noi stessi a volte ci vediamo in quella folla cangiante, che prima osanna il Messia, quando vede che fa i miracoli e crede che potrà ristabilire sulla terra la giustizia sociale, poi chiede la sua crocifissione perché si sente tradita”. “Quando la parola di Cristo corrisponde alle nostre attese – ha detto il cardinale – lo osanniamo”, ma quando si “scontra con abitudini consolidate e opinioni radicate” si rischia di cambiare opinione: in questo caso “anche un silenzio pavido può equivalere a un rinnegamento”.