Genova. Una barricata di cassonetti davanti all’entrata dell’Amiu per protestare contro l’esclusione dal lavoro per mancato rinnovo del contratto di sette dipendenti.
I lavoratori del diserbo di amiu bonifiche hanno inscenato la protesta davanti alla sede in via D’Annunzio: “tale esclusione è dovuta – scrivono in una nota i lavoratori – come candidamente afferma anche l’azienda stessa, ad una lettera pro forma che i 7 lavoratori hanno inviato, tramite avvocato, all’Amiu per fermare i tempi previsti dal concordato lavoro in vista di una possibile impugnazione dei contratti. Da 7 anni i lavoratori del diserbo andiamo avanti con contratti precari di 6-7 mesi l’anno, nonostante l’impegno del comune preso nel 2008 di stabilizzarli nessuna soluzione è stata loro proposta ed è invece arrivata a marzo di quest’anno la notizia che non sarebbero stati chiamati a lavorare da qui la decisione di mobilitarsi contro quella che e’ a tutti gli effetti una rappresaglia antisindacale”.
Dopo 2 ore di presidio sotto l’azienda e “la fuga dalle uscite sul retro del presidente di Amiu Casale e dell’amministratore delegato di Amiu bonifiche F.Costa che si e’ fatto dare un auto senza adesivi aziendali per passare inosservato – rivelano i lavoratori – si e’ presentato l’amministratore delegato Pietro Antonio D’alema che si e’ detto disponibile ad aprire un tavolo di trattative con i sindacati per tentare di risolvere la situazione”.
“Senza un contratto di lavoro le mobilitazioni continueranno – ribadiscono – forti della solidarietà di altri precari che anche oggi hanno ingrossato le file della protesta in nome di una lotta comune per il diritto al futuro”.