Cronaca

Elezioni Genova, Imu: le proposte dei candidati

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Genova. Imu: per qualcuno tassa iniqua, incostituzionale, per altri necessaria, per altri ancora una mazzata. Oggi, sul tema, i candidati sindaco si sono confrontati con l’Associazione piccoli proprietari case.

“Bisognerà individuare una serie di esenzioni parziali o totali dell’Imu per le famiglie con gravi problemi sociali – ha affermato il candidato del centrodestra Pierlugi Vinai – mi riferisco a quelle con un malato, un anziano, un disoccupato di lungo periodo, un disabile, oppure una famiglia numerosa”.

“Il Comune può applicare agevolazioni anche alla parte inferiore al 4 per mille rimettendoci di tasca propria – ha sottolineato Vinai – le risorse ci sono e si troveranno, con risparmi di spesa, con incrementi della produttività, con risorse europee e altro”.

“L’Imu è davvero un brutto cliente – ha aggiunto – sono convinto che sia una tassa assolutamente iniqua, ingiusta, senza senso, come Anci stiamo combattendo una battaglia a livello nazionale per modificarla profondamente, se non sopprimerla”.

Se invece a diventare sindaco sarà Roberto Delogu, Partito Comunista: “ricorrerò alla Corte Costituzionale contro l’applicazione dell’Imu, una tassa iniqua e anticostituzionale che ci riporta indietro di 150 anni, al tempo dei gabellieri di Stato – fa sapere Delogu – L’introduzione dell’Imu, da parte di un governo reazionario sostenuto sia dal centro destra sia dal centro sinistra, costringe i comuni al ruolo di strozzini per conto dello Stato e taglieggia i cittadini senza tener conto del reddito di ognuno. E come al solito, le fasce deboli saranno le più tartassate”.

“Mi impegno a non aumentare l’Imu oltre gli standard definiti a livello nazionale: il 4 per mille sulla prima casa, il 7,6 sulla seconda”. E’ quanto invece promesso dal candidato sindaco di Genova sostenuto dal Terzo Polo Enrico Musso. “Per mettere a posto le finanze comunali bisogna tagliare i tanti sprechi che ci sono ora a Genova – ha detto Musso – preso atto che l’Imu serva a ripianare i bilanci statali dopo decenni di finanza allegra, da sindaco mi impegnerò a non aumentare le tasse o l’Imu”.

“L’Imu accopiata alla revisione delle rendite catastali rischia di diventare veramente una mazzata per i piccoli proprietari di casa – ha paventato Musso – spero che la legge sull’Imu venga migliorata in conclusione dell’iter nazionale in parlamento”.

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