Genova. Secondo la candidata sindaco de La Destra, Susy De Martini, la storia della collina degli Erzelli, sulla quale dovrebbe sorgere il Parco scientifico e tecnologico di Genova, si sta trasformando in un brutto film, a cui si aggiunga la conferma dell’abbandono e dello spreco da 8 milioni di euro per l’Hennebique.
“In entrambi i casi assistiamo all’uso del denaro pubblico molto più che disinvolto – fa notare Susy de Martini, candidato sindaco de La Destra – e allo sfruttamento dell’Università come paravento per nascondere affari ben poco degni del nome dell’ateneo genovese”.
Le perplessità del ministro Profumo, il mezzo abbandono di Siemens che rifiuta i soldi pubblici per poca trasparenza delle procedure e il caso Hennebique fanno dire a De Martini, che sul tema ha recentemente scritto una lettera aperta al ministro Profumo, quel che appare sempre più evidente: “Si cerca di fare business edilizio e speculazioni alle spalle dei Genovesi e dell’Ateneo. Sono favorevole alla creazione di un “Polo Tecnologico” agli Erzelli o in altre zone della città, ma sono assolutamente contraria al trasferimento agli Erzelli della Facoltà di Ingegneria, operazione che rappresentasolo un ingente spreco di soldi pubblici e un impoverimento per le attività commerciali già alla canna del gas nel centro cittadino. Per il silos granaio Hennebique, l’Università pagò ben 7 miliardi di vecchie lire (una parte li versò il Comune) per subentrare in concessione al gruppo Ferruzzi, oltre all’affitto annuale all’Autorità Portuale per circa 10 anni. In totale l’Università ha investito in quell’operazione circa 8 milioni di euro, che risulterebbero ora buttati al vento, visto che non si vuole più perseguire l’operazione del trasferimento in quella sede della facoltà di Ingegneria per inspiegabili cambiamenti politico/speculativi di cui proprio non comprendo il vantaggio per i Genovesi”.
“L’Università è già stata usata quale “ foglia di fico” nel recente passato per tentare di mascherare speculazioni immobiliari di varia natura: ricordo, ad esempio l’operazione Fiumara! I recenti arresti compiuti per fatti di corruzione riguardanti la costruzione degli immobili su quella collina, già denominata “del disonore” in passato, non possono che aumentare la mia ferma e più che documentata contrarietà al progetto”.