Politica

Elezioni Genova, Salvini: “Chi sostiene Doria e Vinai vota per uno Stato ladro”

Genova. Matteo Salvini contro tutti: l’eurodeputato leghista, oggi a Genova per sostenere il candidato sindaco Edoardo Rixi, ha sparato a zero contro avversari ed ex alleati, rinvigorendo così la campagna genovese del Carroccio debitamente sottotono per le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto il movimento nell’ultimo mese.

“Votare Doria, ma anche votare Pdl sarebbe una follia per un genovese”, ha detto in conferenza stampa. “Noi possiamo avere tutti i difetti, anzi stiamo pagando per la fiducia data a persone sbagliate, a Genova, ma proprio da qui dobbiamo partire con il segnale di pulizia e cambiamento già dimostrato a livello nazionale”. Tornando alle comunali, Salvini non ha lesinato bordate ai diretti avversari di Rixi: “Chi vota Doria e Vinai vota per il governo Monti e per uno stato ladro che sta massacrando comuni e cittadini”, permettendosi anche un azzardato paragone storico.

“Il governo Monti è peggio del fascismo – ha detto Salvini – neanche Muussolini era riuscito a portare via così tanti milioni ai Comuni per portarli Roma, il risultato economico però è peggio di allora”. E “visto che siamo in una città che ha dato tanto alla resistenza, vediamo di resistere anche adesso”.

Genova secondo l’eurodeputato “potrebbe essere stupenda, ma rischia di avvicinarsi al Nord Africa più che all’Europa”, per questo “non vi auguro che Doria sia il nuovo Pisapia, la sua cura a Milano è stata disastrosa, metà non lo rivoterebbe, ha aumentato l’aumentabile e ha dimezzato la sicurezza in città”.

Al contrario la Lega a Genova “mette a disposizione un’occasione, ogni volta che vengo mi sembra che Genova perda un pezzo, ha un centro così bello ma così abbandonato. Chi è contento continui pure a votare a sinistra, chi vuole il nulla voti invece il Pdl perchè vuoto lo è, e chi invece ha coraggio può provare a votare Lega”, ha chiosato Salvini.

Quanto a Grillo e all’ascesa del Movimento 5 Stelle: “Un conto è la protesta, un altro è governare – ha sottolineato tranchant – Grillo ora riempe le piazze perché sono gratis, noi invece abbiamo 300 sindaci, un elettore della Lega non potrebbe votare chi dice che il federalismo è un disastro e vuole dare cittadinanza a chiunque arrivi”.

Nessun eccessivo timore per questa tornata elettorale. “Dove abbiamo bene amministrato la Lega vincerà”, magari, invece, a Genova “perchè ce l’avevi in casa”, la bufera “potrà pesare di più, ma dove la colpa è nata partirà la riscossa”. E ancora, dopo il giro tra i mercati genovesi “pensavo di trovare un ambiente freddo invece no. Ogni voto che arriva dai genovesi vale doppio”.

E a proposito di genovesi “dopo 5 anni di giunta Vincenzi dimostrino uno scatto di orgoglio, c’è un candidato sindaco che non si presenta ai dibattiti – ha aggiunto Rixi riferendosi a Doria – non confrontarsi prima è antidemocratico, ma forse ha problemi perchè porta con sé il vecchio, se invece decidesse di fare pulizia come noi, volerebbero gli stracci anche per lui”, ha sottolineato il candidato sindaco leghista polemizzando con gli attacchi subiti negli ultimi giorni dall’interno.

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