La questione Costa Concordia varca i confini italiani, fatto previsto e prevedibile avendo coinvolto molti passeggeri di diverse nazionalità. Il sequesto della nave Carnival Triumph è durato solo alcune ore. E’ stato disposto dalle autorità giudiziarie americane in Texas, a seguito della richiesta del legale di una delle vittime della Costa Concordia – controllata dalla società Carnival – all’isola del Giglio.
Lo fa sapere lo studio dell’avvocato John Arthur Eaves, che difende i familiari di Siglinde Stumpf, turista tedesca morta al Giglio. La nave – ferma nel porto di Galveston con 2.700 persone a bordo, pronta a partire per una crociera di cinque giorni in Messico – è stata dissequestrata nella tarda serata di ieri a seguito di un accordo raggiunto tra Eaves ed i legali della Carnival.
Il giudice texano aveva fissato in dieci milioni di dollari la cauzione che la Carnival doveva versare a garanzia del risarcimento per la turista tedesca morta. In seguito, fa sapere lo studio Eaves, è stato raggiunto tra le due parti un accordo confidenziale ad una cifra più bassa e la nave è quindi potuta ripartire dal porto texano.