“Togliere la maglia è un gesto gravissimo, anche se bisogna chiedersi perché si è arrivati a quella situazione. Io, la maglia, non l’avrei mai tolta: è un gesto pessimo, non si può darla al primo che passa”. E’ quanto aveva dichiarato il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, subito dopo i disordini scoppiati durante Genoa-Siena, quando un centinaio di tifosi aveva minacciato di invadere il campo e aveva chiesto ai giocatori di togliersi la maglia perché non in grado di onorarla.
Oggi il presidente di Assocalciatori, a margine del convegno ‘Le regole, il rispetto, la reputazione’ organizzato dalla Lega di serie B, è tornato sull’argomento, dopo essere stato in visita nel ritiro del Genoa. “A bocce ferme – ha detto Tommasi – sono tutti bravi a dire cosa avrebbero fatto. In quel momento i calciatori hanno avuto l’impressione che se non avessero consegnato le maglie la partita non sarebbe ripresa e ci sarebbero stati tafferugli”. C’é stata “anche la paura della penalizzazione in classifica: i giocatori in campo hanno accettato perché temevano la penalizzazione più della sconfitta”.
E’ una situazione che secondo il presidente Tommasi “non riguarda solo il Genoa, un po’ in tutta Italia ci sono personaggi che vogliono dettare legge con modi violenti speriamo sia uno spunto per approfondire con le società e le forze dell’ordine come gestire meglio l’ordine pubblico”.