Cronaca

Comuni, più donne ma non ai vertici: al via campagna per la democrazia paritaria Anci, Vinai aderisce

Manifestazione Anci a Milano protesta dei liguri

Genova. Negli ultimi cinque anni le donne con ruoli di dirigenza nel Comune di Genova sono aumentate, così come nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate.

I numeri snocciolati da Marta Vincenzi l’8 marzo scorso, a conferma di Genova “Comune più rosa d’Italia”, con 45 donne su 96 dirigenti e 172 su 316 quadri (anche se nella Milano di Pisapia sono 47), non reggono però i dati complessivi relativi ai Comuni italiani che sottolineano la scarsità della presenza delle donne nelle amministrazioni locali, con una percentuale pari al 19.5% del totale.

La conferma di questa visione arriva dall’analisi di genere delle cariche assunte, che mostra una chiara segregazione verticale: le donne registrano una presenza maggioritaria tra le cariche inferiori (assessore e consigliere), mentre fra i Sindaci esse rappresentano solo l’11%.

Questi dati emergono dall’aggiornamento realizzato dalla Fondazione Cittalia-Anci Ricerche sulla partecipazione femminile nelle amministrazioni comunali italiane, presto disponibile on-line. L’impegno comune dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e del Dipartimento Pari Opportunità verso la promozione del dibattito e della sensibilizzazione sulla democrazia paritaria prosegue con l’obiettivo “di fronteggiare una situazione che è ancora in forte ritardo rispetto agli standard europei, in particolare agli impegni assunti con la Strategia di Lisbona e a quanto richiesto nella risoluzione adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2011”.

In occasione della prossima tornata di elezioni amministrative l’Anci e il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio hanno rilanciato, sulla scia dell’esperienza del 2011, la “Campagna a favore della democrazia paritaria nei Comuni italiani”.

Stamni il candidato sindaco Pierluigi Vinai ha aderito alal Campagna. L’impegno è in caso di elezione, “ad operare attivamente per una assunzione di responsabilità concreta verso le esigenze della popolazione femminile, a una equa rappresentanza di genere nella composizione della giunta comunale”.

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