Regione. Vittorio Brumotti non può salire con la sua bicicletta sulla cima dell’Everest e la Liguria non ci sta. La Regione ha infatti scritto una lettera al consolato del Nepal: “Ovviamente nel rispetto del diritto di territorialità dello stato del Nepal, delle sue istituzioni e del diritto di conservare il patrimonio naturalistico ci siamo permessi di scrivere due righe al consolato del Nepal in Italia di Roma per segnalare questa situazione e chiedere di poter revocare questa decisione”. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale allo sport Gabriele Cascino.
“Abbiamo appreso – ha spiegato Cascino – stamattina questa triste notizia dal punto di vista sportivo. Eravamo tutti esaltati per questa impresa storica, ovvero arrivare con la bici sulla cima dell’Everest. Brumotti è un grandissimo rappresentante dello sport ligure e siamo rimasti davvero sorpresi da questa decisione dello stato del Nepal”.
“La nostra speranza è che le autorità nepalesi ci ripensino e che ci sia quindi la possibilità di riproporre questa grande impresa. Speriamo presto. Di Sicuro a Brumotti non mancheranno la voglia e il coraggio di riprovarci” conclude l’assessore Cascino.
La notizia dello stop a Brumotti era arrivata ieri: le autorità Nepalesi hanno revocato i permessi per la scalata al biker e al suo compagno di avventura Simone Moro quando i due erano già a Kathmandu. Il permesso di salire in bici fino alla cima dell’Everest sarebbe stato revocato a causa di un problema sorto con un’azienda americana che avrebbe messo in vendita degli orologi con incastonati nel quadrante alcuni pezzi di pietre trafugate sulla cima dell’Everest. Insomma una sorta di “scandalo internazionale”.