Regione. La Regione Liguria torna a chiedere con forza al governo Monti di trovare una soluzione per arrivare a una deroga della direttiva Bolkestein dell’Unione Europea e ottenere una proroga per le concessioni demaniali a uso marittimo turistico in scadenza nel 2015 con la cancellazione del rinnovo automatico.
Una situazione di crisi per le aziende balneari liguri, che di fronte a un’asta rischierebbero di vanificare gli investimenti fatti in questi anni.
Sulla questione è intervenuta nuovamente, e a sorpresa, la vicepresidente della Regione Liguria Marylin Fusco, aprendo in mattinata, a Genova, la riunione di Maremed, un progetto dell’Unione Europea sulla difesa delle acque e delle coste con i rappresentanti delle Regioni Paca, Corsica, Creta. Toscana , Emilia Romagna, Lazio e del governo francese.
Di fronte a un settore come quello balneare che continua a lavorare nonostante le crisi, valorizzando il turismo e dando sostegno all’economia ligure, la “Regione Liguria non si fermerà alle manifestazioni romane, ma punterà anche su Bruxelles, se sarà il caso anche con una manifestazione ad hoc”, ha detto la Fusco lanciando un appello all’Unione Europea.
La vicepresidente ligure ha poi sottolineato come la Germania,su iniziativa del governo Merkel, sia definitivamente uscita dalla “Bolkstein” e condiviso la recente presa di posizione del sindaco di Roma Gianni Alemanno “per trasformare la concessione demaniale da servizi a beni, un aspetto giuridico, quello suggerito da Alemanno, che potrebbe aiutarci tutti- governo compreso- a condividere una soluzione”, ha spiegato la Fusco.
In pratica, un percorso che consideri in maniera diversa la disciplina delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, in quanto imprese particolari nel contesto delle aziende turistiche europee.