Ambiente, Forum Salviamo il Paesaggio: solo Putti e De Martini hanno aderito alla campagna

Camogli San Fruttuoso

Genova. Un articolato documento programmatico da parte di Paolo Putti (Movimento 5 Stelle), una lunga telefonata di adesione da Susy De Martini (La Destra), nessuna risposta invece da Marco Doria, Enrico Musso, Pier Luigi Vinai, Edoardo Rixi, Giuseppe Viscardi, Simonetta Saveri e Armando Siri: solo due candidati sindaco di Genova alle elezioni del 6-7 maggio su 9 contattati hanno risposto alla lettera dello scorso 27 febbraio con la quale il comitato genovese del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio chiedeva di aderire alla campagna nazionale ‘Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori’, che poneva il tema della salvaguardia del paesaggio genovese dal consumo indiscriminato di territorio e dall’espansione edilizia incontrollata (come ha dimostrato un recente studio del Wwf, ad esempio, solo il 30% delle coste italiane è immune da degrado e cementificazione).

Il comitato fa sapere: “Tranne due lodevoli eccezioni, quindi, la politica genovese non solo non ha voluto entrare nel merito dei temi posti, ma non ha nemmeno accennato a prenderli in considerazione in un momento successivo”.

“Questo allarmante silenzio conferma la diffusa sottovalutazione della politica genovese di un tema, quello della tutela del territorio e del paesaggio, che è di drammatica urgenza dell’agenda politica e dovrebbe essere al centro dell’azione di tutte le amministrazioni comunali dell’ormai ex Bel Paese, e in modo particolare del capoluogo ligure – continua il comitato – Genova, infatti, sviluppatasi nei decenni passati in un modo disordinato che ha gravemente compromesso l’eccezionale bellezza paesaggistica del suo territorio, con la demolizione di interi quartieri storici (si pensi a Portoria, oggi piazza Piccapietra, o Madre di Dio, oggi via D’Annunzio-Giardini di Plastica) e persino la cancellazione del litorale marino dalla Foce a Voltri, ha oggi inderogabile bisogno di un’attenta e rigorosa pianificazione urbanistica, che eviti il ripetersi degli scempi del passato”.

Il comitato genovese del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio ha presentato lo scorso 27 febbraio la campagna ‘Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori’, che coinvolgendo circa 700 associazioni (tra cui le principali realtà italiane operanti nel campo della salvaguardia del territorio, dell’ambiente, del paesaggio, dei suoli agricoli) e 11.000 cittadini, sollecita un impegno a tutela del paesaggio come bene comune minacciato in molte aree del Paese da una gestione miope del territorio che non mette un freno all’espansione edilizia incontrollata.

La campagna è rivolta a tutti i Comuni d’Italia. A Genova, in particolare, è stata presentata una lettera ai candidati Sindaco che chiede di aderire alla campagna ‘Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori’, inserendo all’interno del proprio programma i principi che guidano il Forum e l’impegno, qualora eletti di avviare il ‘Censimento del patrimonio edilizio’, di verificare nell’attuale PUC adottato dal Comune di Genova se le pianificazioni inserite, soprattutto nei distretti di trasformazione/concentrazione, contrastino in modo pienamente trasparente il consumo di suolo e infine di valutare, successivamente, la possibilità di adottare una norma vincolante per evitare nuove edificazioni su aree libere previste dal PUC.

Il secondo punto prevede di rendersi disponibili a rispondere pubblicamente alle seguenti domande:

1) Quali sono le sue considerazioni in merito al paesaggio ligure marino e agricolo, che noi consideriamo un valore primario da tutelare?
2) Cosa pensa in concreto di fare, se eletto Sindaco, per ridurre o fermare il consumo di suolo nel Comune di Genova?
3) Cosa pensa in concreto di fare, se fosse eletto Sindaco, per tutelare il paesaggio urbano, costiero e collinare del comune?

Il ‘Censimento del patrimonio edilizio’ ha lo scopo di fotografare con assoluta esattezza il numero di strutture edilizie già presenti nel territorio di ciascun Comune italiano e, in particolare, il numero di quelle sfitte, vuote, non utilizzate (ed eventualmente la loro superficie), le superfici edificabili residue del vigente piano urbanistico e quelle previste da eventuali piani adottati. Questo elemento è ritenuto di estrema importanza per monitorare lo stato attuale dell’offerta edilizia e ragionare – senza pregiudizi e con precisi dati di ausilio – sul fenomeno del consumo di suolo e su tutte le necessarie pianificazioni conseguenti.

La scheda del Censimento è stata ideata come strumento di lavoro che possa guidare ogni nuova futura pianificazione del piano urbanistico comunale e favorire una discussione basata su informazioni certe e aperta ai contributi di tutti i cittadini.

Il Forum nazionale si prepara, nel frattempo, a elaborare una possibile proposta di legge d’iniziativa popolare per assicurarsi che il metodo di pianificazione individuato diventi il criterio da adottare.

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