Genova. “Con il Decreto liberalizzazioni abbiamo ottenuto un importante successo, il fatto che le spese per le istituzioni culturali siano escluse dal patto di stabilità dimostra quanto il Governo creda nelle politiche culturali.
E’ per questo che riteniamo profondamente contraddittoria una norma che limita l’autonomia dei Comuni, non tiene conto delle specificità delle istituzioni culturali italiani e rischia di mettere in ginocchio importanti iniziative destinate alla valorizzazione del patrimonio culturale del Paese”. Lo ha detto oggi Andrea Ranieri, assessore alla cultura del Comune di Genova e delegato Anci alle politiche culturali su una norma che “continua a produrre ‘guasti’ – spiega Ranieri – prevedendo per i Comuni un taglio netto dell’80% sull’investimento in mostre”.
L’Anci,infatti rivolgerà all’esecutivo Monti la richiesta di rivedere la norma già dall’incontro di oggi pomeriggio che, insieme all’Upi e alle Regioni avrà con il Sottosegretario ai beni culturali, Roberto Cecchi, nell’ambito della cabina di regia istituita presso il Ministero