Roma. Oggi sciopero nazionale proclamato dalla Fiom Cgil. Tutti i lavoratori metalmeccanici, quindi anche quelli di Genova, si asterranno dal lavoro per 8 ore e molti pullman sono partiti anche dal capoluogo ligure per raggiungere Roma, dove alle 9.30 prenderà il via la manifestazione.
Lo sciopero è stato organizzato per impedire che si apra la strada ai licenziamenti, riducendo la cassa integrazione che è pagata integralmente da lavoratori ed aziende e smantellando l’art 18 che impedisce i licenziamenti indiscriminati.
La Fiom Cgil contesta inoltre l’idea di un sindacato di comodo, idea che passa attraverso la negazione alla Fiom e ai lavoratori del diritto ad un contratto collettivo nazionale di lavoro degno di questo nome. Infine, la Fiom Cgil contesta la pratica degli accordi separati che rompono l’unità nel mondo del lavoro.
Genova non è immune da tutte queste problematiche, anzi, il caso di Fincantieri ne è un emblema e anche se negli ultimi giorni si sono aperti nuovi spiragli, ad esempio con l’arrivo di una nuova commessa, l’attenzione rimane alta. Ieri, infatti, la commissione regionale su Fincantieri ha fatto un sopralluogo sul posto e non ha nascosto le proprie preoccupazioni. L’Autorità Portuale di Genova ha già stanziato circa 20 milioni dei 70 necessari per il progetto del ribaltamento a mare dello stabilimento di Sestri Ponente, ma la commissione sottolinea che “alla luce di tanta disponibilità, Fincantieri continua a rispondere elusivamente, non degnandosi neanche di presentare un piano industriale pur ribadendo la necessità di una concessione demaniale trentennale”.
“Il rischio che si corre – ha detto la presidente della commissione Maruska Piredda – è di firmare una cambiale in bianco senza la minima garanzia sulle intenzioni dell’Azienda. Basterebbe capire se a Sestri si vuole dare vita ad opere di costruzione o di riparazione per poter determinare le esigenze strutturali dell’opera. E’ stravagante che il ministro, azionista di maggioranza di Fincantieri, non pretenda da una propria azienda la presentazione di un progetto”.
“Dopo tanti anni di discussione sul potenziamento del cantiere navale di Sestri – ha detto Lorenzo Pellerano -, oggi abbiamo visto da vicino i primi frutti: il raddoppio della banchina per l’allestimento delle navi. Fincantieri deve tirare fuori un piano industriale e fare finalmente chiarezza.
Non bisogna poi dimenticare le problematiche di Finmeccanica. La Segreteria Fiom di Genova, insieme ai delegati Fiom delle Aziende Finmeccanica, ha infatti sempre espresso la ferma contrarietà alla cessione delle aziende per fare cassa e/o abbattere il debito.