Una settimana fa la speranza per la Sampdoria era di fare 7 punti in tre partite. Ne avrebbe meritati 9. Quanti rimpianti per una partita giocata con il giusto piglio.
Romero 7 – non si fa mai trovare impreparato. Il Sassuolo preme per venti minuti nel secondo tempo e dieci minuti nel secondo e lui in tuffo, in uscita, di piedi, bloccando svilisce tutte le velleità emiliane. Tentacolare.
Costa 6 – in fase difensiva non sembra mai in affanno, ma quando deve far ripartire il gioco è spesso in difficoltà sbagliando anche appoggi comodi. Misurato.
Gastaldello 6,5 – scivolata o di testa fa poca differenza, governa bene i tempi della difesa. Ammonito salterà il match casalingo contro l’Ascoli. Chioccia.
Rossini 6 –non disdegna quando necessario le maniere spicce, nel secondo tempo si sgancia anche al tiro, qualche imprecisioni viene coperta da Gastaldello. Custodito.
Rispoli 6 – comincia con fiducia, tenta anche qualche giocata non proprio nelle sue corde, poi soffre il ritorno del Sassuolo, se nel primo tempo è tra i migliori, all’inizio del secondo viene triturato da Sansone e Missiroli. Nel complesso partita sufficiente. Consistente. Dal 86’ Semioli sv – entra per trovare la giusta giocata dal fondo e la testa di Pellè, la trova ma l’attaccante sbaglia ed è questa giocata che fa crescere i rimpianti blucerchiati. Malinconico.
Lacko 6,5 – non è ancora un cigno, ma sicuramente non è più il brutto anatroccolo di inizio stagione. Si piazza sulla linea dei tre diligente e scattante, col passare dei minuti predilige più la copertura che l’affondo e non perde mai lucidità. Esuberante.
Renan 5,5 – ha il giusto piglio per giocare centrale, lo fa in maniera intelligente e tosta, va in difficoltà però se trova qualcuno già lanciato in velocità. Sbaglia qualche appogio di troppo nelle fasi conclusive quando il corridoio giusto avrebbe potuto sbloccare la partita. Compassato.
Munari 6 – da due settimane si dice che non sta benissimo, ma alla fine risponde sempre presente. Cominciia a ritmi vertiginosi e la squadra lo segue, come quando poi cala. Ritrova le energie per l’arrembaggio finale. Asfissiante.
Foggia 5,5 – si riprende la maglia da titolare, gioca trequartista ma si abbassa per impostare la azione, non aiuta molto in fase difensiva. Accelera le giocate sui 40 metri, ma poi insiste troppo con il tiro da lontano. Velleitario. Dal 69’ Juan Antonio 5 – la squadra lo supera con lanci lunghi verso Pellè, e lui non trova mai i tempi giusti della giocata. Fa tempo a beccarsi un’ammonizione. Bypassato.
Pozzi 6 – le classiche partite alla Pozzi, qualche buona giocata palla a terra, tanto sacrificio, botte, ma se poi non trova il golletto la prestazione è al limite della sufficienza. Pasticciato.
Eder 5,5 – meno lucido e pimpante del solito, primo tempo in ombra in cui gli riesce poco e niente, esce un attimo dopo aver trovato la sua giocata migliore. Consunto. Dal 55’ Pellè 6,5 – centimetri e forza, i suoi compagni lo servono con palloni ad altitudini che solo lui riesce a raggiungere rendendoli giocabili. Altezzoso.
Iachini 6,5 – sta portando tutta la roba a buoni livelli, ha sicuramente buone alternative, rischia anche la carta Semioli al posto di un terzino, insomma le prova tutte. Ingegnoso.