Cronaca

Ronco Scrivia, lascia morire di fame il cane chiuso in una gabbia: sul terreno ossa di altri animali

Carabinieri

Ronco Scrivia. Ha lasciato il suo cane da solo a morire in una gabbia, senza acqua né cibo per più di un mese. Per questo motivo i carabinieri della Stazione di Ronco Scriva hanno denunciato un 52enne residente a Busalla, per il reato di uccisione di animale, che prevede una reclusione fino a due anni.

L’uomo, che di professione fa il muratore, per un certo periodo della sua vita ha avuto la passione per l’allevamento e aveva iniziato a curare alcuni animali in un terreno in località Ronfagneto, a Ronco Scrivia. Poi, però, probabilmente stufo e avendo poco tempo a disposizione, ha lasciato tutto andare a rotoli, abbandonando gli animali al proprio destino. In totale aveva circa una decina di capi, tra bovini, suini e ovini.

Quando ieri i carabinieri sono giunti sul posto hanno trovato il povero cane morto all’interno di una gabbia e i veterinari della Asl hanno stabilito che la causa di quella triste fine è dipesa da mancanza di nutrizione.

“Lo stesso proprietario ha dichiarato di essersi recato per l’ultima volta su quel terreno un mese fa e che il cane era ancora vivo – spiega il comandante Pierantonio Breda – poi, però, non è più tornato sul posto, adducendo come scusante la presenza di troppa neve e troppi impegni lavorativi”.

Uno scenario inquietante quello scoperto da carabinieri, dal corpo forestale e dalla Asl. Sul terreno in cui giaceva morto il povero cane, chiuso in una gabbia grande 1 metro e mezzo per 1 metro e mezzo, erano sparse decine di ossa di altri animali e un corpo di una pecora in avanzato stato di decomposizione. In questo caso non è stato possibile stabilire la causa precisa della morte, ma quasi sicuramente la denutrizione ha fatto la sua parte. All’appello manca anche un altro cane, un pastore maremmano, che il proprietario ha detto di non vedere più da tempo.

Il muratore è stato anche sanzionato per detenzione di gabbie per la cattura di cinghiali.

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