Economia

Riforma delle pensioni: Cgil, Cisl e Uil in piazza il 13 aprile

“Vorrei annunciarvi che avremmo deciso, comunemente con Cisl e Uil, di anticipare al 13 aprile la manifestazione di tutti i lavoratori sulle pensioni e gli esodati, quei soggetti che pagano un prezzo altissimo per la riforma fatta senza considerare la realtà”. Lo afferma il leader Cgil Susanna Camusso, parlando con la Tv ‘Vista’ lasciando la stampa estera.

La manifestazione del 13 anticipa ed estende quella del 17 aprile, inizialmente annunciata dal solo sindacato di corso Italia. Riguardo alla riforma del lavoro, il leader Cgil osserva: “Le tensioni sono già evidenti, da giorni il nostro Paese è attraversato da scioperi e mobilitazioni”. “Ci sono scioperi in tutti i luoghi di lavoro che continueranno ad esserci e a essere programmati”, prosegue. Secondo Camusso l’opinione diffusa dei lavoratori “giustamente preoccupati” è che “in una situazione difficile invece di preoccuparsi del fisco, della crescita e dell’occupazione, si cerca di licenziarli”.

“Non è mai stato in discussione che il Parlamento approvasse la riforma: il tema è come la cambia, non se la approva o meno. Nessuno può impedire al Parlamento di decidere legittimamente di quali sono i testi finali che voterà rispetto a un testo tuttora non noto e che dovrebbe arrivare in Parlamento”, prosegue Camusso, che ribadisce come “bisogna fare di tutto affinché non si approvi la riforma così com’è fatta per quel che riguarda un capitolo, mentre si possono migliorare i principi positivi presenti in altre parti”. “Quello che sta accadendo in questi giorni dimostra che il Paese non è disponibile ad avere una norma che permette licenziamenti facili, licenziamenti discriminatori e licenziamenti delle persone più deboli”, aggiunge.

“Conviene a tutti costruire di nuovo un effetto deterrente a fronte di licenziamenti illegittimi”, prosegue. Camusso poi ricorda come la Cgil abbia proclamato un pacchetto di scioperi contro la riforma dell’articolo 18. Una mobilitazione la cui data non è ancora stata decisa. “Abbiamo proclamato sedici ore di sciopero e in relazione all’andamento parlamentare decideremo la data, ma non conoscendo il calendario e non avendo il testo ci sarà quando servirà rendere esplicita la pressione del mondo del lavoro durante la discussione del Parlamento”, dice.

A proposito della manifestazione unitaria del 13 aprile, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sottolinea: ”Il governo e il Parlamento devono risolvere il problema di centinaia di migliaia di persone che sono rimaste già senza stipendio e senza pensione per effetto della riforma. Questo sarà l’obiettivo della manifestazione unitaria che abbiamo organizzato per il 13 aprile”. ”Il ministro Fornero ha annunciato nell’ultimo incontro di Palazzo Chigi un tavolo di confronto con il sindacato su questo tema. Noi aspettiamo di essere convocati. Ma deve essere chiaro che su questo problema delle pensioni non faremo sconti a nessuno”, avverte il leader Cisl. “E’ una questione di giustizia sociale e di equità’. Non possiamo far pagare a questi lavoratori ‘esodati’ il prezzo della riforma delle pensioni che si scarica essenzialmente su di loro, visto che sono rimasti senza ammortizzatori e senza pensione”, conclude.

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