Regione. Doveva essere una tranquilla maggioranza e invece si é trasformata in un principio di rottura con i partiti della sinistra radicale pronti a far mancare i voti nell’importante consiglio regionale di mercoledì prossimo.
“Siamo stufi di firmare assegni in bianco, o vengono ritirate le votazioni previste per l’approvazione della legge sul Suap, e le modifiche della legge 16 e della legge 32 (entrambe di materia urbanistica) si discutono e approvano assieme alla legge sulla Vas, oppure noi non votiamo i provvedimenti” così i consiglieri di maggioranza Matteo Rossi, Alessandro Benzi e Giacomo Conti, nel corso dell’open maggioranza in Regione, cui era presente l’assessore all’ambiente Renata Briano.
“C’era già una legge presentata dall’ex assessore Zunino – precisa Benzi – a settembre dello scorso anno abbiamo ripresentato la proposta di legge, ma dalla giunta non abbiamo mai ricevuto alcun segnale a riguardo. Adesso scopriamo che la nuova legge è pronta da dicembre 2011. Basta, o si bloccano i provvedimenti oppure noi usciamo dall’aula”.
L’insofferenza dell’ala sinistra verso la politica “del mattone per rilanciare l’economia”, era già montata nei mesi scorsi con i provvedimenti su Piano Casa, e sulla modifica del vincolo alberghiero, che avevano portato a pericolose frizioni in maggioranza, ma la riunione odierna riacuisce i contrasti fino alla minaccia di rottura.
Difficile immaginare, a questo punto, una mediazione prima di mercoledì, giorno di consiglio. L’unica possibilità: un comma inserito nelle leggi in approvazione che preveda la norma che vieta di costruire entro i 10 metri dai corsi d’acqua: “in questo modo si darebbe un importante segnale alla cittadinanza sull’orientamento della Regione”, dicono i consiglieri di Sel e FdS.
Domani, dopo la maggioranza sulla sanità, è stata convocata al volo un’altra maggioranza urgente, a cui dovranno partecipare non solo l’assessore Briano, ma anche l’assessore all’Urbanistica Marylin Fusco e quella alle Infrastrutture, Raffaella Paita.
Il blocco sembra di non facile soluzione; difficilmente infatti le tre proposte di legge in votazione mercoledì potranno essere tolte. Nel caso, però, le richieste a sinistra non fossero rispettate, il rischio che la maggioranza di via Fieschi possa andare “sotto” non è poi così lontano.